Lecco, il discorso del sindaco
alla festa di San Nicolò

Il discorso integrale del sindaco Virginio Brivio, pronunciato domenica 4 dicembre 2011 in occasione della festa di San Nicolò al Teatro della società di Lecco, per la cerimonia di consegna delle benemerenze civiche

La Festa del nostro patrono S. Nicolò è sempre speciale e importante. Lecco non sarebbe la stessa Città senza quest'occasione unica, nella quale tutta la comunità si ritrova e si unisce per celebrare questo momento solenne. Celebrare, la cui etimologia latina significa proprio “riunire tante persone”.  

E siamo qui riuniti insieme - davvero in tanti - con le autorità civili, religiose e militari, che saluto, e con tutti voi, a ciascuno dei quali rivolgo il benvenuto, e uno particolare ai rappresentanti delle cinque città gemellate con Lecco.


Anche quest'anno abbiamo avuto modo di conferire le Civiche Benemerenze a personalità e realtà significative, che con il loro operato hanno dato lustro a Lecco, esaltandone le peculiarità e i tratti più eloquenti. A loro un cordialissimo saluto.


Oltre che “celebrare”, la Festa di S. Nicolò è certamente l'occasione anche per tracciare un bilancio dell'anno che sta per concludersi, preparandoci con maggiore consapevolezza alle nuove sfide che ci attendono.


Questo 2011 è stato un tempo segnato dagli effetti drammatici e acuti di una crisi economica forse senza precedenti. Una crisi che non è rimasta lontana, nelle discussioni di vertici internazionali o nelle analisi degli esperti, ma si è fatta sentire pungente e reale nella quotidianità di ciascuno di noi.


Pensiamo alle tante famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, ai tanti lavoratori che hanno perso il posto di lavoro, ai tanti imprenditori e commercianti che devono lottare per difendere la propria attività. E pensiamo soprattutto ai giovani, che non riescono a inserirsi in maniera adeguata nel mondo del lavoro.


Gli ultimi dati sul lavoro nel lecchese presentano un quadro allarmante, con un tasso di disoccupazione arrivato a oltre il 5%, che per i giovani sotto i 24 anni supera addirittura il 20%.


Questa è una crisi che, per la prima volta, ha colpito duramente e senza attenuanti anche Lecco e il suo territorio.


Le conseguenze delle difficoltà economiche hanno avuto effetti pesanti sul fronte della casa. Negli ultimi mesi, a Lecco, gli sfratti giudiziari hanno avuto un incremento di oltre il 12%.


Di fronte a uno scenario così difficile è apparsa - e appare ancora urgente - una risposta determinata e collettiva da parte di tutti, con il coinvolgimento delle istituzioni, degli attori economici, del Terzo settore, delle realtà associative e dei cittadini.


Già nel corso di quest'anno da Lecco sono partiti segnali confortanti, con il nostro sistema di imprese che si è unito e ha reagito e con una rete di servizi sociali che, nonostante le difficoltà, ha saputo fornire i sostegni adeguati, ancorché non esaustivi, ai soggetti colpiti più duramente dalla crisi.


Anche il Comune di Lecco ha fatto la sua parte. Abbiamo avviato in sinergia con Provincia, Regione, Camera di Commercio, Politecnico e CNR, un progetto di investimenti a sostegno delle imprese locali, scommettendo sulla ricerca e sull'innovazione nel nostro territorio. Grazie a un investimento del Comune di oltre 1.300.000 euro sosteniamo la ricerca che aiuta le imprese lecchesi a innovarsi ed essere competitive sul mercato globale, con l'acquisto di strumentazioni scientifiche, borse di studio e un contributo per la realizzazione del Laboratorio per la Nautica a Lecco.

Per fronteggiare l'emergenza abitativa, è stato avviato un “Piano comunale per la Casa”, in collaborazione con ALER e Regione Lombardia, per mettere a disposizione in Città oltre 120 appartamenti a canone sociale. Verrà inoltre avviata una sperimentazione innovativa di housing sociale con la competente Fondazione regionale e in collaborazione con Fondazione Cariplo, il tutto nell'ambito del più ampio “Patto per la casa” che sigleremo tra qualche settimana in Regione Lombardia.


Lecco ha bisogno d'essere rilanciata con azioni innovative e lungimiranti, senza farsi imbrigliare da vecchie ideologie o nascondersi dietro l'alibi di schemi ormai superati.


La nostra Città è rimasta ferma troppo a lungo, incapace di ripensare se stessa in maniera nuova e di affrontare le tante questioni rimaste sul tappeto. Quelle questioni che, anche alla luce della crisi, devono essere risolte attraverso una serie di azioni concrete.

Sul fronte della qualità della vita e della sostenibilità, la nostra Città deve osare di più. Nella predisposizione del nuovo Piano di Governo del Territorio, che procede non senza qualche ritardo - anche a causa di alcuni avvicendamenti nella direzione degli uffici comunali - stiamo disegnando un futuro di Città a “consumo zero”. L'obiettivo è quello di valorizzare il recupero di aree urbane dismesse, senza occupare nuove porzioni del nostro territorio, così troppo a lungo deturpato. Vogliamo anche sostenere e incentivare con più decisione il recupero dei vecchi nuclei e l'efficientamento energetico degli edifici.


Le azioni che la Città ha intrapreso per il contenimento dell'inquinamento, il miglioramento del verde urbano e la riduzione del traffico - con la revisione del sistema dei parcheggi, l'avvio del bike-sharing e il rilancio del trasporto pubblico, pur a fronte dei notevoli imposti  dalle Finanziarie - sono piccoli ma importanti passi nella direzione di una Lecco sempre più a “misura d'uomo”.


Se vogliamo guadare al futuro con speranza, occorre tuttavia il contributo di tutti. Per questa ragione abbiamo chiamato i cittadini, anche attraverso l'avvio dei nuovi Coordinamenti Territoriali per la Partecipazione nei quartieri e l'utilizzo delle nuove tecnologie, a partecipare e far sentire la propria voce sulle scelte strategiche per la Città.


È necessaria una presa di coscienza anche dei nuovi problemi che riguardano le giovani generazioni. Sono preoccupanti i recenti e ripetuti episodi di bullismo, vandalismo e microcriminalità che si sono verificati a Lecco ad opera di giovani e spesso anche di minori. Essi sono segno evidente di un malessere che interroga le coscienze di tutti noi, e anche la mia come genitore e come amministratore di questa Città. È importante che – oltre alle necessarie azioni di contrasto e vigilanza delle Forze dell'Ordine – tutte le agenzie educative collaborino per elaborare sapienti soluzioni e opportuni interventi. In modo particolare la famiglia, della quale – come richiamava mons. Cecchin - si svolgerà l'anno prossimo a Milano il VII Incontro Mondiale, deve continuare a essere sostenuta e aiutata a tornare ad avere un ruolo centrale all'interno della nostra comunità cittadina. A tal proposito, parole autorevoli sono state pronunciate dal nostro nuovo Vescovo, il Cardinale Scola, figlio della terra lecchese, al quale va il nostro ringraziamento e l'augurio per l'opera appena intrapresa.


A Lecco c'è bisogno anche di Servizi migliori e più efficienti. In Comune abbiamo cercato di migliorare e razionalizzare l'organizzazione, abbiamo messo a punto il Piano Territoriale degli Orari e avviato il Timbro digitale. Grazie a questo nuovo strumento – che sarà presentato proprio domani in Comune - i cittadini potranno accedere alle certificazioni, in particolare agli atti dello stato civile e dell'anagrafe, risparmiando tempo e carta.


Tutte queste sfide richiedono coraggio e la capacità di guardare oltre il quotidiano. Richiedono la necessità di stare insieme e di lasciarci guidare da una visione più ampia e lungimirante.


Forse anche di rischiare di più, sull'esempio di ciò che hanno fatto due cittadini della Brianza lecchese (nati a pochi chilometri dal capoluogo): mi riferisco a Vittorio Arrigoni e Padre Fausto Tentorio, che nell'anno trascorso hanno perso la vita in circostanze drammatiche, mentre erano impegnati in zone lontane del pianeta - con motivazioni e stili diversi – nella ricerca continua e nel dono gratuito dell'umanità.


Durante tutto l'anno abbiamo riscoperto il gusto e la bellezza dello stare uniti, soprattutto nei momenti di difficoltà. Il 2011 è stato segnato dalla beatificazione di don Serafino Morazzone, dalla canonizzazione di don Luigi Guanella e soprattutto dai festeggiamenti per il 150° dell'Unità d'Italia, che anche a Lecco sono stati celebrati con appuntamenti e iniziative sentite e corali - e ringrazio il Sig. Prefetto per l'intensa opera profusa di coordinamento e stimolo -.

Queste iniziative e questo entusiasmo hanno raccolto l'invito del nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al quale – sono certo di interpretare il sentimento di tutti voi – rinnoviamo la profonda stima e gratitudine per la saggezza e per il senso di responsabilità con i quali ha saputo guidare il nostro Paese, anche attraverso i momenti più recenti di difficoltà e incertezza.


Siamo chiamati oggi a vivere un tempo difficile. Le sfide che ci attendono sono molteplici e complesse, ma non è nello spirito dei lecchesi perdere il coraggio e la fiducia nel domani. E come ricorda un importante filosofo è proprio nel momento del tramonto, quando anche l'ultimo raggio di sole sembra voler sparire che “anche il più povero pescatore rema con un remo d'oro”. Dietro questa immagine non si nasconde un'illusione vana, ma la speranza e soprattutto l'emozione di una bellezza, valore non economico, del quale ci riconosciamo bisognosi per “salvare“ il nostro mondo.


Buon San Nicolò a tutti.

Il sindaco Virginio Brivio

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