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Martedì 23 Aprile 2013
Lecco: debutta ''Altri percorsi''
''456'', la famiglia a brandelli
"456" è lo spettacolo con il quale debutta stasera a Lecco, al Sociale alle 21, "Altri percorsi", rassegna dei Circuiti Teatrali Lombardi
Dopo un intermezzo cinematografico (è stato co- sceneggiatore del film "Piovono Mucche" di Luca Vendruscolo) nel 2005 scrive e dirige il monologo teatrale "Migliore", con Valerio Mastandrea. Ignoranti e diffidenti È tra gli autori del programma "Parla con me" di Serena Dandini. Con Ciarrapico e Vendruscolo scrive la serie televisiva "Buttafuori" e, dal 2007, la prima, la seconda e la terza stagione della serie televisiva "Boris", per Fox Italia (stessa squadra per il film "Boris - il film", del quale è anche regista).
"456", lo spettacolo in cartellone per "Altri percorsi", è del 2011 (esiste anche il sequel tv in onda su La7, nel programma di Serena Dandini e Andrea Salerno "The Show Must Go Off") e racconta la storia comica e violenta di una famiglia che, isolata e chiusa, vive in mezzo a una valle oltre la quale sente l'ignoto. Padre, madre e figlio sono ignoranti, diffidenti, nervosi. Si lanciano accuse, rabboccano un sugo di pomodoro lasciato dalla nonna morta anni prima, litigano, pregano, si odiano. Ognuno dei tre rappresenta per gli altri quanto di più detestabile ci sia al mondo. E tuttavia occorre una tregua, perché sta arrivando un ospite atteso da tempo, che può e deve cambiare il loro futuro.
Tutto è pronto, tutto è perfetto. Ma la tregua non durerà. Con Massimo De Lorenzo, Cristina Pellegrino, Carlo De Ruggieri e Michele Nani, produzione Nutrimenti Terrestri/Inteatro/ Walsh, "456" nasce dall'idea che l'Italia non è un paese, ma una convenzione. Che non avendo un'unità culturale, morale, politica, l'Italia rappresenti oggi una comunità di individui che sono semplicemente gli uni contro gli altri. Il germe del conflitto «In ogni caso - scrive nelle sue note di regia Mattia Torre - siamo soli, e siamo in lotta. "456" è una commedia che racconta come proprio all'interno della famiglia, che pure dovrebbe essere il nucleo protettivo e aggregante, di difesa dell'individuo, nascano i germi di questo conflitto: la famiglia sente ostile la società che gli sta intorno ma finisce per incarnarne i valori più deteriori, incoraggiando la diffidenza, l'ostilità nei confronti degli altri, il cinismo, la paura. 456 racconta la famiglia come avamposto della nostra arretratezza culturale».
Abbonamento 30/15 euro, ingresso 10/5 euro con riduzioni fino ai 25 anni, al botteghino del teatro dalle 20. Info 0341/271872 - [email protected].
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