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Giovedì 11 Aprile 2013
Lecco: debiti del pubblico
Decreto troppo complesso
Sul via libera al pagamento di 40 degli oltre 90 miliardi di euro dovuti dalla pubblica amministrazione alle imprese, Confartigianato Lecco non risparmia le critiche ai meccanismi attuativi del provvedimento.
«Anche stavolta - sottolinea il presidente Daniele Riva - il Governo non ha capito le esigenze delle aziende, nonostante le nostre ripetute, pressanti e precise indicazioni». In particolare, il Consiglio dei ministri avrebbe ignorato i due elementi per rispondere alle emergenze delle imprese: immediata disponibilità delle risorse e modalità semplificate di accesso.
«Il provvedimento non produrrà alcuno degli effetti auspicati - rivela Riva -, e se non ci saranno interventi del Parlamento ci troveremo a dover affrontare ancora lo stesso problema. È grave che il Governo, oltre a sottovalutare la sofferenza delle imprese stremate dalla pressione fiscale e dai consumi in caduta libera, abbia disatteso sia la risoluzione del Parlamento sia le istanze del sistema produttivo. Infatti il meccanismo che viene riproposto, a conti fatti, rende quasi impossibile alle imprese il recupero dei crediti».
È ancora vivo il ricordo del fallimento, l'anno scorso, della "certificazione dei crediti", grazie alla quale doveva essere possibile richiedere un'anticipazione, scontare il credito in banca, oppure convertirlo in una compensazione fiscale. Ci si trovò invece di fronte a un contorto meccanismo che si bloccò sul nascere, anche perché pochissimi soggetti debitori si registrarono sulla piattaforma informatica appositamente predisposta. «E' evidente - prosegue il presidente Riva - come si stia sottovalutando la contingenza che vede tante, troppe imprese strozzate a causa dei ritardi di pagamento. Quello che chiediamo - conclude Riva - è una soluzione di effetto immediato: una compensazione secca, diretta e universale tra i crediti nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni e i debiti fiscali e contributivi verso lo Stato».
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