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Lunedì 12 Novembre 2012
Lecco: la crisi
colpisce il lavoro
L'analisi della Cgil di Lecco sui dati forniti dall'Inps evidenzia un calo della cassa integrazione straordinaria e un parallelo aumento del ricorso alla mobilità. Rispetto allo scorso anno i licenziamenti sono aumentati del 16% e da gennaio le persone che hanno perso il lavoro sono 1.294, di cui 127 ad ottobre.
Rispetto allo scorso anno i licenziamenti sono aumentati del 16% e da gennaio a oggi le persone che hanno perso il lavoro sono 1.294, di cui 127 nel solo mese di ottobre. Se le medie imprese (quelle con più di quindici dipendenti) riescono a evitare il ricorso al licenziamento, avviando percorsi di solidarietà o nuovi ricorsi alla cassa integrazione ordinaria - sono oltre quaranta le imprese che sul territorio stanno usando il contratto di solidarietà - , e infatti i licenziamenti nelle medie imprese sono stati 478; il problema vero si percepisce nelle piccole aziende (con meno di 15 dipendenti), dove i licenziati sono stati 815 dall'inizio dell'anno e ben 89 nel solo mese di ottobre di quest'anno.
Inoltre Lecco mantiene ancora la maglia nera nell'uso della cassa integrazione: l'incidenza sull'occupazione è al 7,73% (ciò significa che quotidianamente quasi otto persone ogni cento sta usando l'ammortizzatore sociale) contro una media lombarda del 4% e il valore più prossimo al nostro è registrato da Varese, dove in cassa ci sono il 6,95% della popolazione attiva.
Passando ai numeri della cassa integrazione si scopre che non c'è alcun segnale di miglioramento. Infatti complessivamente la cassa integrazione è aumentata del 14,47% in provincia (mentre in regione la richiesta è aumentata solo del 4% rispetto al 2011), con un forte ricorso all'ordinaria - richiesta soprattutto dalle medie e grandi aziende molte delle quali mai investite dalla crisi in passato - che schizza a più 93%, e con un aumento della cassa integrazione in deroga del 26% da parte delle aziende artigiane, del commercio, ma anche da quelle imprese della manifattura che non hanno altri ammortizzatori sociali. Al contrario la cassa integrazione straordinaria crolla del 31,84% soprattutto la disponibilità è stata esaurita.
Mentre l'industria manifatturiera assorbe oltre la metà della cassa integrazione ordinaria, anche se la richiesta dell'industria resta pressoché stabile rispetto ai primi dieci mesi del 2011 (più 9,75%) i settori che continuano a peggiorare sono edilizia (più 55% della richiesta) e commercio (più 47%), mentre l'artigianato incrementa il ricorso alla cig del 30%. Insomma, sono numeri che testimoniano che la crisi colpisce ancora. E al momento non si avvertono segnali di ripresa.
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