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Venerdì 12 Ottobre 2012
Lecco: crisi pesante
Cassa raddoppiata
Nel Lecchese, l'uso degli ammortizzatori sociali è cresciuto del 5,39% rispetto ai primi nove mesi del 2011 e ad aumentare è soprattutto la cassa integrazione ordinaria (più 101,78%), mentre quella straordinaria cala del 42,71%, la cassa integrazione in deroga registra invece un aumento del 21,43%.
I numeri dell'economia reale e del sistema produttivo ne sono una conferma: complessivamente l'uso degli ammortizzatori sociali è cresciuto del 5,39% rispetto ai primi nove mesi del 2011 e ad aumentare è soprattutto la cassa integrazione ordinaria (più 101,78%), mentre quella straordinaria cala del 42,71%, la cassa integrazione in deroga registra invece un aumento del 21,43%.
Il settore più colpito è l'edilizia, con un aumento del 79,50% rispetto ai primi nove mesi dell'anno scorso, segue il commercio (più 35%) e l'artigianato (più 22,11%), mentre l'industria resta stabile (meno 0,5%), anche se continua ad assorbire oltre i tre quarti delle ore di cassa integrazione richieste dalle imprese del territorio (9 milioni di ore su un totale di 11 milioni e cento mila ore richieste complessivamente). Tuttavia Lecco risulta in linea con la media lombarda, dove l'incidenza della cassa integrazione è aumentata del 5%, proprio come a Lecco.
L'aumento della cassa ordinaria per le aziende piccole e medie artigiane e commerciali è un diretto effetto della difficoltà di spesa da parte delle famiglie, mentre le aziende continuano a lamentare bassa marginalità (provocata dagli elevati costi di produzione e di approvvigionamento energetici e di materie prime, nonché l'elevato livello di tassazione, e dalla parallela impossibilità di aumentare i costi per restare in linea con i competitor internazionali). A preoccupare le aziende è anche la scarsa capacità di previsione, che in molti casi si ferma a un paio di mesi, modificando profondamente il sentiment degli imprenditori, rendendoli poco propensi a investire sull'occupazione a lungo termine.
La crisi del lavoro viene confermata dai dati sui licenziamenti. Rispetto al 2011 i licenziamenti sono aumentati del 21,31%, in particolare nelle piccole imprese con meno di 15 dipendenti (più 40,15%), mentre è stabile nelle aziende di medie e grandi dimensioni (meno 0,90%). Dall'inizio dell'anno hanno perso il posto di lavoro 1167 persone, di cui 440 in aziende di medie e gradi dimensioni e 726 in imprese con meno di 15 lavoratori (più un frontaliero).
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