Lecco, cresce l’interesse degli albergatori: in arrivo hotel in piazza Diaz e non solo

La costruzione del futuro dell’offerta turistica all’ombra del Resegone potrebbe partire da piazza Diaz. “C’è stato un incontro tecnico la scorsa settimana con il privato. – spiega il sindaco Mauro Gattinoni – Siamo alla progettazione di dettaglio. Si sta discutendo del raccordo tra i due rami del teleriscaldamento, quello proveniente da via Volta e quello lungo via Sassi. A questo tema si lega la volontà dell’operatore di ampliare il numero di parcheggi sotterranei, benché in una struttura indipendente da quella già esistente. A questo proposito dovremo firmare con loro una convenzione per l’uso del sottosuolo. Vediamo se riusciamo a ricavare anche stalli di natura pubblica. Dopodiché dobbiamo anche discutere la riqualificazione estetica e architettonica di piazza Diaz. In ogni caso la proprietà è determinata nel proseguire e credo che l’iter potrebbe subire un’accelerata”.

Se davvero andasse in porto, quest’operazione potrebbe segnare la rinascita di una zona oggi percepita come insicura dai cittadini e spesso teatro di risse e aggressioni. Secondo indiscrezioni, nello stabile che in passato ospitava il caffè Milano dovrebbe nascere un hotel della catena Hampton by Hilton. “Anche da parte del proprietario dell’area ex villa Brick alle Caviate – prosegue il primo cittadino – c’è forte determinazione a proseguire. L’idea imprenditoriale prevede una parte residenziale, un albergo e un ristorante. L’interlocuzione con la soprintendenza è agli ultimi dettagli”. In quel comparto, posto di fronte al distributore Tamoil, dovrebbero trovare posto anche 150 posti auto pubblici destinati a sostituire i parcheggi che via via spariranno con il procedere del cantiere per la riqualificazione del lungolago.

“Due settimane fa – sottolinea Gattinoni – abbiamo avuto un incontro con il proprietario del condominio ex Inpdap di via Aspromonte. In quell’occasione il privato ci ha illustrato il suo concept, una soluzione di altissimo prestigio che richiede anche una ridefinizione estetica rispetto all’attuale “palazzotto a vetro” anche per quanto riguarda l’affaccio sul fiume. Noi siamo ben favorevoli nell’incoraggiare questo intervento, purché sia congruo al quadro normativo. Per questo abbiamo suggerito di chiedere prima di tutto il parere alla Soprintendenza. In ogni caso, il privato è determinato a proseguire”. A metà agosto la notizia dell’acquisto dello stabile, fino a quel momento di proprietà dell’Inps, da parte di una società non lecchese per una cifra complessiva tra i 3,5 e i 4 milioni di euro aveva sicuramente fatto tirare un sospiro di sollievo agli abitanti della zona. A causa dei lunghi anni di abbandono, quel palazzo è da tempo sprofondato in uno stato di degrado e incuria, tra vandalismi e senzatetto alla ricerca di un riparo di fortuna.

L’ipotesi di riqualificazione su cui starebbe lavorando l’acquirente si articolerebbe in hotel, ristorante, spa e una serie di servizi legati alla ricettività. “Non c’è alcun aggiornamento – conclude Gattinoni – né rispetto alla quarta torre delle Meridiane né rispetto ad un possibile utilizzo temporaneo della terza torre, oggi vuota, nelle more della costruzione della nuova struttura. È arrivata una richiesta per la costruzione della quarta torre con destinazione alberghiera. Sarà esaminata nelle more della discussione sul nuovo piano di governo del territorio insieme alle altre 130 osservazioni giunte da tutta la città”. Sempre secondo indiscrezioni, la struttura ricettiva di lusso che dovrebbe nascere nella quarta torre potrebbe portare il marchio Sheraton.

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