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Martedì 12 Marzo 2013
Lecco: cresce la filiera
dell'oil and gas
Dall'estate scorsa le eccellenze lecchese del settore oil and gas si sono riunite in un cluster comune dedicato alla realizzazione di nuove tecnologie. Ne fanno parte la Atv di Colico, la Bk Viti di Missaglia, la Cea di Lecco, Cameroon Valve, Cicsa, Electro Adda, Feat, Fomas, Catene Regina, Industria Rompani e trafilerie Brambilla.
Dall'estate scorsa le eccellenze del settore si sono riunite in un cluster comune dedicato alla realizzazione di nuove tecnologie. Ne fanno parte la Atv di Colico, la Bk Viti di Missaglia, la Cea di Lecco, Cameroon Valve, Cicsa, Electro Adda, Feat, Fomas, Catene Regina, Industria Rompani e trafilerie Brambilla.
«Sono alcune delle imprese che operano in questo settore e che hanno deciso di unirsi per cercare insieme di migliorarsi e diventare leader nel settore», anche se già il territorio lecchese gode di una altissima qualità e prestigio per via della consolidata esperienza nella lavorazione dei metalli e per la realizzazione di soluzioni su misura per clienti molti esigenti come possono esserlo Exon, Mobil, Total e Shell.
«Sarebbe eccessivo dire che le imprese lecchesi che lavorano nel settore non hanno risentito della crisi - racconta Marco Campanari, responsabile innovazione di Confindustia e membro attivo del cluster gas, oil and coal - ma possiamo certo dire che il settore è in espansione ed è anche trascinante rispetto all'indotto territoriale che lavora per le medie imprese del distretto».
La crescita nasce dalla dinamicità del settore che è sempre alla ricerca di nuove soluzioni innovative per poter estrarre gas, petrolio e carbone sempre più in profondità o in situazioni insolite e ambienti geografici particolari (ad esempio sotto il ghiaccio): «Soluzioni che i centri di ricerca delle imprese lecchesi sono pronte a fornire. Le nostre aziende stanno investendo molto in ricerca e sviluppo e questi studi daranno un contributo all'economia del territorio nei mesi a venire, dal momento che le imprese che avranno investito di più nella ricerca di soluzioni innovative ne beneficeranno».
Per questo il cluster lecchese ha intenzione di unirsi all'Energy cluster di Legnano a cui la Regione ha demandato la maggior parte delle risorse: «Abbiamo intenzione di riunirci non appena il governo e la Regione avranno una struttura definita per capire se e come aderiremo all'Energy cluster - conferma Campanari - Nel frattempo le imprese lecchesi si stanno dedicando a ricerche focalizzate ad esempio alla realizzazione di nuovi impianti dedicato all'estrazione di carbone». Infatti l'Aie avverte che già nel 2017 il carbone inizierà il sorpasso del petrolio come prima fonte di energia, a partire da India, Indonesia e Cina dove i giacimenti sono molti e le richieste energetiche immense.
«Tante aziende del lecchesi si stanno preparando per dare una risposta alle società che si faranno carico dell'estrazione del carbone fornendo strumenti tecnologici all'avanguardia», spiega Campanari.
A questi seguono i più noti mercati di rifermento per il settore: il Centro e Sud America, il Golfo del Messico, il Canada e i paesi arabi.
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