Cronaca / Merate e Casatese
Lunedì 20 Ottobre 2014
Lecco: «Così svuotano gli enti camerali»
Giovedì la protesta dei dipendenti
Il personale della Camera di commercio di Lecco ha deciso di portare all’attenzione la situazione in cui si trovano gli enti camerali a seguito del taglio dei proventi del diritto annuale
Il personale della Camera di commercio di Lecco, insieme a quello di altre Camere italiane, ha deciso di portare all’attenzione la situazione in cui si trovano gli enti camerali a seguito del taglio dei proventi del diritto annuale.
Giovedì 23 ottobre il personale della Camera di Lecco e dell’azienda speciale Lariodesk, in concomitanza con altre Camere italiane, esporrà striscioni per spiegare gli aspetti critici della riforma.
Lo stesso giorno verranno attuate azioni di volantinaggio all’ingresso della sede camerale (alle 8,20; 13,20 e 15,20) in via Tonale.
Una nota delle rsu della Camera di commercio ricorda che il taglio dei diritti camerali «riduce le risorse per le attività di sostegno all’economia dei territori e mette a repentaglio migliaia di posti di lavoro».
Secondo la rappresentanza sindacale dei dipendenti camerali, la misura del Governo ha un sapore «propagandistico» . E ,«a fronte di risparmi esigui (in media 100 euro per impresa all’anno a regime), farà venir meno moltissime attività a diretto sostegno delle micro, piccole e medie imprese italiane».
Inoltre, le rappresentanza sindacali spiegano che «il Governo con il disegno di legge ora all’esame del Senato, intende azzerare il diritto annuale, trasferire il Registro imprese (vera spina dorsale del sistema camerale e modello d’eccellenza a livello europeo) al ministero dello Sviluppo economico e prendere altre misure drastiche che rischiano di far diventare le Camere degli enti inutili. Tutto ciò - continua la nota - comporterebbe il venir meno sul nostro territorio, oltre che della tenuta del Registro imprese, delle seguenti funzioni pubbliche: tenuta di elenchi, albi e ruoli, da sempre strumento di riconoscibilità, trasparenza e legalità delle imprese; accesso al credito delle piccole e medie imprese; promozione economica e sostegno alla nuova imprenditorialità tramite bandi, finanziamenti, progetti soprattutto per l’internazionalizzazione e l’innovazione del tessuto imprenditoriale; regolazione del mercato e, in particolare, metrologia legale, tutela della fede pubblica e dei consumatori».
I dipendenti camerali concludono: «La riduzione delle risorse e la sottrazione di competenze alle Camere ci lascia molto perplessi, come pure ci sembra insensato il continuo ricorso alla logica di tagli lineari applicata dal Governo nonostante i proclami iniziali (le Camere non sono tutte uguali e il merito, l’efficienza, la professionalità vanno premiati)».
Ricordiamo che la commissione Attività produttive della Regione ha approvato all’unanimità la risoluzione relativa alla riforma del sistema camerale. In particolare è stato ricordato che «interventi drastici possono gravare sulle azioni di sostegno al territorio fatte dal sistema camerale. L’obiettivo è preservare quanto di buono viene fatto in Lombardia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA