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Lunedì 01 Aprile 2013
Lecco: Confartigianato
boccia la riforma Fornero
Gli artigiani lecchesi si schierano contro la riforma del lavoro della Fornero perché - a loro giudizio - ha finito per penalizzare l'occupazione. E' il risultato di un sondaggio Ispo Confartigianato.
In base a un sondaggio di Ispo Confartigianato su un campione di imprenditori artigiani la crisi e il cuneo fiscale hanno scoraggiano le assunzioni al punto che negli ultimi otto mesi solo il 6% degli intervistati ha proceduto ad assunzioni.
Il sondaggio è avvenuto per misurare gli effetti delle nuove norme sul mercato del lavoro delle piccole imprese. Per il 65% degli intervistati la riforma ha avuto effetti negativi sull'occupazione e sulla crescita economica del Paese. Le attese di una riforma che rilanci l'occupazione sono andate deluse e solo il 4% delle imprese la ritiene positiva.
Le conseguenze della legge Fornero pesano sulle scelte dei piccoli imprenditori. Dal sondaggio, infatti, emerge che, negli ultimi otto mesi, solo sei imprese artigiane su 100 ha assunto personale e la stessa percentuale riguarda chi ha pensato di assumere ma ha dovuto rinunciare.
A frenare le potenzialità occupazionali delle piccole imprese è soprattutto la crisi economica che ha scoraggiato il 46% degli imprenditori. Ma il secondo ostacolo all'assunzione, indicato dal 30% degli imprenditori, è rappresentato dai costi fiscali sul lavoro troppo alti. Problema, quest'ultimo, denunciato soprattutto dagli imprenditori tra i 35 e i 44 anni, nel settore dei servizi alla persone e che contemporaneamente hanno percepito un aumento del lavoro sommerso.
L'ostacolo dell'elevato cuneo fiscale sul lavoro ha un peso maggiore (60%) per gli imprenditori artigiani che hanno comunque assunto o hanno intenzione di farlo.
Il sondaggio mette in luce che i contratti a tempo determinato sono la tipologia contrattuale più utilizzata: è indicata dal 37% degli imprenditori che, negli ultimi 8 mesi, hanno assunto o prevedono di assumere personale. Seguono l'apprendistato, segnalato dal 23% degli imprenditori, e i contratti a tempo indeterminato (21%). Pochissimi i contratti a progetto, indicati dal 5% degli imprenditori intervistati. Vincoli e costi della legge Fornero pesano sulle scelte degli imprenditori per mantenere in azienda i contratti a termine e i contratti di apprendistato. Il 59% degli imprenditori è indeciso se rinnovare i contratto a termine o è già intenzionato a non rinnovarlo.
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