Editoriali / Lecco città
Giovedì 23 Gennaio 2014
Lecco, il Comune taglia
anche la luce ai taxi
Niente più energia elettrica né segreteria telefonica per il “gabbiotto” in piazza Stazione. Protestano i taxisti: «Non potremo più garantire il servizio notturno, altro che città turistica»
LECCO
Altro che Expo. Altro che città turistica manzoniana. Ora tagliano persino la corrente ai taxi. È la tragicomica realtà dell’utenza elettrica comunale che presto verrà tagliata dallo “sgabbiotto” dei taxi in piazza Lega Lombarda, in stazione. Resterà solamente l’utenza comunale (dovuta) del telefono. Il famoso 0341 364490. Ma niente luce e niente possibilità di alimentare la segreteria telefonica che garantisce il servizio di reperibilità notturna.
«Ci hanno comunicato dal Comune – spiega il presidente del sindacato Uritaxi Gianluca Vitale. che rappresenta la maggioranza dei tredici taxisti lecchesi – che l’utenza comunale non può essere più sostenuta. Ci siamo offerti di pagare, cosa mai richiestaci prima nei 18 anni che sono qui, la corrente, circa 600 euro all’anno, ma ci hanno risposto che o l’intestiamo a noi, oppure la toglieranno comunque».
Il perché è presto detto: «Sarebbe previsto da un piano comunale di taglio e razionalizzazione delle utenze, ci hanno spiegato, ma non chiedevamo certo la luna. Solo di pagare la corrente mantenendo in testa al Comune l’utenza. Questo toglierà ai cittadini il servizio notturno perché la segreteria che indica chi è reperibile, di settimana in settimana, non funzionerà più»
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