Lecco: computer in tilt
Code e proteste alle Poste

Le Poste sono andate in tilt per un guasto al sistema informatico. E' stato un venerdì nero per le Poste e soprattutto per tanti utenti che hanno dovuto sottostare a lunghissime code davanti agli sportelli. Inevitabili rabbia e proteste.

g.morassi

LECCO - Computer che viaggiano a ritmo di lumaca, altri bloccati del tutto. Un venerdì nero per Poste Italiane, i cui utenti sono stati costretti a code estenuanti e disagi per ogni operazione: dal ritiro della pensione fino al pagamento delle normali bollette. Scene tutte uguali che si sono ripetute in tutti gli uffici della città - da Lecco centro in viale Dante fino a Pescarenico - ed anche nel circondario. Le Poste sono andate in tilt - ancora una volta - per un guasto al sistema informatico. Era già successo mercoledì scorso e, dopo la chiusura festiva di giovedì, il problema si è ripresentato. Risultato: code interminabili agli sportelli, utenti con un diavolo per capello e un autentico assalto ai pochi uffici che funzionavano regolarmente, sia pure a ritmo ridotto. In alcuni uffici - a Pescate, per esempio - sono stati affissi dei cartelli per spiegare che alcuni servizi non erano disponibili o procedevano a rilento per problemi legati al sistema informatico. Si è trattato di un guasto a livello centrale, con pesantissime ripercussioni in molte zone d'Italia. E Lecco è stata coinvolta in pieno. Il problema sarebbe da imputare a una piattaforma informatica adottata di recente da Poste Italiane, in teoria più funzionale ma - evidentemente - ancora da mettere a punto. A farne le spese sono stati, come sempre in questi casi, i cittadini. Pagare un bollettino o inviare una raccomandata? Un'impresa impossibile. Per non dire di chi avrebbe voluto ritirare la pensione (i primi dieci giorni del mese sono i più “affollati”) e, dopo essere rimasto a mani vuote mercoledì, nemmeno venerdì è riuscito a portare a termine la banale operazione. Puntuali sono arrivate le proteste (più che comprensibili) e qualche utente ha alzato la voce prendendosela con il personale allo sportello, in realtà incolpevole della situazione venutasi a creare. Tra i più arrabbiati, i pensionati e chi non riusciva ad accedere al proprio conto corrente postale o a pagare una bolletta in scadenza.

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Sabato 04 Giugno 2011

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