LECCO - Nelle fabbriche entrano le materie prime, e escono semilavorati o prodotti finiti. Siamo un territorio di "trasformatori". E il manufatturiero concorre con una quota superiore al 40% al Pil lecchese (una percentuale che è tra le più alte in Italia). Da queste constatazioni (banali) si capisce come i prezzi delle materie prime siano importanti per le nostre imprese. Si dice materie prime, ma si intende soprattutto acciaio, i cui listini negli ultimi anni hanno presentato un'alta volatilità (determinata anche da una quota speculativa). Per aiutare le imprese ad avere qualche strumento di decisione in più quando si tratta di comperare acciaio o un'altra "commodity", un anno fa è nato in Camera di commercio l'osservatorio delle materie prime. L'iniziativa era partita da Giovanni Maggi, vice presidente di Confindustria Lecco, che ha istituito il tavolo permanente con Api e Confartigianato. E il 4 novembre per "festeggiare" un anno di attività, l'osservatorio organizza un convegno su "Materie prime: l'emergenza continua - Prospettive per l'economia lecchese", che si terrà in Camera di commercio a partire dalle 18. "L'osservatorio - spiega Maggi - è servito ad avere un confronto strutturato tra chi ogni giorno deve fare i conti con i listini delle materie prime, che, con la globalizzazione, hanno assunto andamenti difficili da prevedere. Tra l'altro, la costituzione dell'osservatorio ha consentito a Lecco di avere un proprio rappresentante, Andrea Beri, nel comitato sui listini prezzi della Camera di commercio di Milano. In questo modo, anche la voce di Lecco e delle piccole imprese utilizzatrici di acciaio e altri metalli si può far sentire a questo tavolo". Secondo Mauro Gattinoni (vice direttore dell'Api), "l'osservatorio è un'esperienza positiva che apre un confronto continuo tra gli operatori. È un tavolo - sottolinea Gattinoni - che consente di definire meglio il ruolo e il posizionamento di mercato del nostro metalmeccanico. L'osservatorio ci aiuta a capire come si muove la domanda, quali sono i settori in crescita. Quindi, attraverso l'osservatorio si possono definire le strategie industriali del territorio nel medio lungo".