Editoriali / Lecco città
Giovedì 19 Dicembre 2013
Lecco, commosso addio
a Maurizio Selva
Morto lunedì, a 52 anni, in un incidente stradale sulla statale 36 mentre andava al lavoro a Colico. La basilica colma di amici. «Era curioso e generoso»
LECCO
«Lo rimproveravo perché aveva sempre troppi impegni ma ora so che la sua vita si è conclusa in pienezza». Così Maria Rita Valsecchi ha ricordato il marito Maurizio Selva, vittima di un grave incidente stradale avvenuto lunedì mattina lungo la Ss36 all’altezza di Colico.
Le esequie stamattina nella gremita basilica di San Nicolò. In tanti hanno voluto rendere l’ultimo saluto all’amico Maurizio Selva che si è sempre speso per gli altri.
«Nessuno cancellerà il nostro dolore ma so che ora lui ci guarda con gli occhi di Cristo per me, mia madre e i miei fratelli, tutti voi in questi giorni siete stati una presenza che ci ha accompagnato e sostenuto. Vi chiedo di continuare ad esserlo». Serena Selva, la figlia più grande ha ringraziato tutte le persone che sono state vicine alla famiglia in questi giorni difficili.
A celebrare le esequie padre Giuseppe Panzeri dei frati Cappuccini attualmente in servizio nel milanese, don Emilio Colombo parroco di Rancio e padre Marco Pagani del Pime.
Maurizio Selva, classe 1961, tecnico informatico con studio a Colico, abitava in corso Monte San Gabriele tra Rancio e Laorca, lunedì mattina mentre si recava al lavoro ha perso il controllo del suo mezzo finendo contro un muro. Nonostante l’intervento immediato dei soccorsi per lui non c’è stato nulla da fare.
Presidente dell’associazione “Amici delle scuole di Rancio” faceva parte del consiglio della cooperativa “Nuova scuola” che fa riferimento a “Lecco fa scuola”, ed era volontario nel soccorso “Centro Valsassina” e nel gruppo “Scout Lecco 3”, oltre che nell’associazione Cometa che si occupa di ospitare bambini provenienti da famiglie problematiche.
Maurizio Selva aveva un grande sogno, visitare il centro sociale Edimar di Yaounde, in Camerun, dedicato al sostegno ai giovani disagiati, gestito dal Pime. Per mantenere vivo il suo desiderio al termine dell’esequie i volontari del Pime hanno raccolto offerte che saranno devolute proprio a questa missione. «Maurizio come Zaccheo, curioso della vita, basta ricordare tutti i libri che leggeva. Era generoso. Aveva cercato l’incontro con Gesù e Gesù lo aveva accolto - ha ricordato padre Marco Pagani facendo riferimento al brano del Vangelo di Luca scelto per le esequie -. Maurizio ha abbracciato le cose belle e brutte della vita. Prendendo spunto da don Luigi Giussani mi piace ricordare il senso della vita e la sua verità che non coincide con quello che possiamo decidere o immaginare, ma che è un mistero, E Maurizio lo sapeva».
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