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Mercoledì 20 Marzo 2013
Lecco, il comico Giacomo
conquista gli studenti
Con Aldo e Giovanni è il componente del celebre trio. Ma Poretti, nelle vesti di scrittore, per la rassegna Leggermente ha raccontato a centinaia di ragazzi, alla Casa dell'Economia, la sua giovinezza descritta nel libro "Alto come un vaso di gerani"
Appuntamento di rilievo nel programma di Leggermente, ha visto Giacomo Poretti parlare del suo romanzo, "Alto come un vaso di gerani" (Mondadori), ma anche di tanto altro.
Si è cominciato con l'ospite in teleconferenza da un luogo non meglio precisato. Poi, di fronte alle continue difficoltà del collegamento, il noto personaggio si è materializzato in carne e ossa, tra il giubilo dei presenti. Sottolineatura evidente, per ribadire quanto sia più affascinante un rapporto umano concreto rispetto agli pseudocontatti via etere.
L'ospite, sollecitato dalle numerose domande dei ragazzi, ha poi parlato di molti aspetti della sua vita di attore e di scrittore.
Giacomo ha parlato della sua crescita avvenuta soprattutto all'oratorio, con un sacerdote, don Giancarlo, che amava il teatro. Grazie a lui il ragazzino di allora ha potuto calcare le assi di un palcoscenico. Ci sono stati poi i ricordi di quell'altro mondo parallelo, per un fanciullo nato nel 1956, che è stata la colonia di Pietra Ligure. In seguito non si poteva non toccare l'aspetto fondamentale e più noto del Giacomo comico e del suo rapporto con Aldo e Giovanni.
A chi gli chiedeva se i primi tempi da attore fossero stati duri, Giacomo ha risposto che definirli duri era un eufemismo, quegli anni furono drammatici, perché «nel mondo dello spettacolo o ce la fai o non ce la fai, non ci sono vie di mezzo».
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