Cronaca / Lecco città
Domenica 04 Marzo 2018
LECCO, CODE AI SEGGI
BOOM DI VOTANTI, ALLE 23 IL 78,7%
QUI I DATI SULL’AFFLUENZA
VademecumUrne aperte solo oggi dalle 7 alle 23, lo scrutinio per le elezioni politiche comincerà subito dopo la chiusura dei seggi. Domani pomeriggio lo scrutinio per le regionali
Si vota per tutta la giornata di oggi, domenica 4 marzo, dalle 7 alle 23 (senza interruzioni). Serve portare con sé la tessera elettorale e un documento di identità. Non servono penne o matite, l’elettore sarà rifornito di quella copiativa ad hoc (cioè che non si cancellano a contatto con il supporto della scheda).
Chi sbaglia, solo in questo caso, non paga. Anzi, può ritentare. Tra le varie curiosità delle modalità di voto di oggi c’è anche il capitolo svarioni. Tensione, distrazione, idee confuse, indicazioni sbagliate o, banalmente, poca attitudine al voto e al clima da cabina elettorale. Le ragioni per cui si potrebbe uscire dal desco e rendersi conto di aver combinato la più solenne delle “papere” elettorali sono infinite. Il dettaglio che pochi conoscono è che si può ritentare.
Ebbene sì. In caso di errore sarà possibile, per gli elettori, annullare la scheda già votata e chiedere al presidente di seggio la sua sostituzione con una nuova. Si potrà entrare quindi nuovamente dentro la cabina di voto e ripetere l’operazione. La scheda già utilizzata ovviamente andrà “buttata” tra quelle deteriorate.
La vera grande novità di quest’anno, lo strappo alla scheda a mo’ di biglietto del cinema. Il passaggio formale funzionerà così: l’elettore consegna il documento e la tessera, lo scrutatore gli consegna a quel punto le tre schede elettorali (giallo il Senato, rosa la Camera, verde la Regione), avendo cura di appuntarsi il codice alfanumerico riportato sul talloncino inferiore delle stesse. L’elettore esprime il suo voto e, attenzione, non inserisce direttamente la scheda nell’urna, ma la consegna – chiusa, ovviamente – al presidente di seggio. Quest’ultimo, verificata la corrispondenza tra il codice ancora apposto alla scheda e quello appuntato, stacca il talloncino (la scheda torna così a essere irriconoscibile) e infila nell’urna.
Un passaggio un po’ arzigogolato ma che mette di fatto una pietra su una truffa usata spessa in passato in alcune zone per controllare i voti (quella cioè di infilare nell’urna una scheda già “votata” e riconsegnare come prova la scheda ricevuta al seggio). Una regola non secondaria, insomma.
Niente smartphone
Attenzione pure agli smartphone. Portarli in tasca nella cabina elettorale (anche senza scattare foto) può costare fino a mille euro di multa. Ecco perché cellulare e strumenti analoghi devono essere consegnati agli scrutatori prima di esprimere il proprio voto, pena la sanzione.
Ma quali sono le cifre in gioco? Nella nostra provincia andranno al voto oltre 262mila aventi diritto, divisi per le canoniche 318 sezioni, ospitate nei rispettivi 150 edifici. Dato per assodato il minimo di 4 componenti per seggio, gli elettori avranno a disposizione un esercito silenzioso di oltre 1500 persone su tutta la provincia.
Doppio turno di conteggio
Dovranno vedersela con la distrazione e le malizie degli elettori, con le nuove modalità di voto antifrode, con i voti disgiunti (ma solo alle regionali) e con le personali battaglie dei rappresentanti di lista in fase di scrutinamento. Insomma, poco di che invidiarli, visto anche il doppio turno di conteggio dei voti. Per le nazionali si scrutinerà a oltranza durante la notte.
Pausa mattutina, quindi di nuovo in pista alle 14 con tutti i risultati e le preferenze del carrozzone delle regionali. In caso di smarrimento della tessera elettorale o se i diciotto spazi per la certificazione del voto (i bollini) sono tutti pieni di timbri, occorre rinnova presso l’ufficio elettorale del Comune di residenza. Tutti gli uffici, da regolamento, saranno aperti dalle 7 alle 23. Che dire, sono davvero le ultime indicazioni. Da stasera parleranno le urne.
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