Lecco: la cittadella Leuci
ora rischia di saltare

La Cittadella della luce rischia di non accendersi: la Regione non firmerà il protocollo d'intesa finché l'azienda Leuci-Relco non manifesterà un reale interesse per lo sviluppo industriale dell'area di via XI Febbraio. Questo potrebbe vanificare gli sforzi e gli investimenti realizzati finora.

g.morassi

LECCO - La Cittadella della Luce rischia di non accendersi: la Regione non firmerà il protocollo d'intesa, utile a dare il via alla fase operativa del progetto, finché l'azienda Leuci-Relco non manifesterà un reale interesse per lo sviluppo industriale dell'area di via XI Febbraio. Da mesi le istituzioni – Provincia, Comune di Lecco e Camera di commercio in primis – il sindacato e il Politecnico si stanno impegnando per la riqualificazione industriale dell'area Leuci. Un progetto che prevede l'investimento nel settore dell'energia rinnovabile e che prevede la realizzazione di due realtà industriali specializzate nella produzione di pannelli fotovoltaici organici e led di ultima generazione. L'interesse da parte di nuovi imprenditori non mancherebbe, ma al momento l'azienda, la Relco, titolare della Leuci e proprietaria dell'area, latita. Per questo la Regione ha deciso di non firmare il protocollo d'intesa (già sottoscritto dalle istituzioni territoriali e dal ministero per lo Sviluppo economico), finché anche l'azienda farà la sua parte. Questo potrebbe vanificare gli sforzi e gli investimenti fatti finora (Comune e Confindustria hanno già investito alcune migliaia di euro per uno studio di fattibilità realizzato dal professore del Politecnico Giancarlo Giudici) e far ripiombare nell'incertezza il destino di quell'area (situata nel centro di Lecco) e delle sorti di un'azienda, la Leuci, che si sta spegnendo neppure troppo lentamente (attualmente i dipendenti sono circa un'ottantina, tutti in contratto di solidarietà e con pochissime commesse). La Regione ha comunicato la decisione di non firmare il protocollo all'assessore provinciale al lavoro Fabio Dadati: "Non possiamo permetterci di perdere questa partita – dice l'assessore -, perché è importante per lo sviluppo economico del territorio e il mantenimento di un'industria innovativa e all'avanguardia. Per questo ho subito inviato una lettera, concordata con la Regione, ai titolari della Leuci, esprimendo tutte le perplessità che le istituzioni manifestano nei riguardi dell'atteggiamento dell'azienda". Il protocollo, per come è stato configurato, manca dell'impegno dell'azienda: "Che non definisce quali spazi ha intenzione di mettere a disposizione del progetto Cittadella della Luce, non ha consegnato i mappali del capannone e nessuna informazione sulla valorizzazione dell'area. All'azienda chiediamo di dare un segnale concreto di interesse e di nominare un advisor che si occupi della messa in opera del progetto, della verifica del piano industriale. Il territorio si sta spendendo per avviare questa realtà industriale, è il momento che anche la Leuci faccia la sua parte e non rimanga uno spettatore passivo". La Regione ha inoltre sollevato altre perplessità rispetto alle reali prospettive occupazionali offerte dallo studio di fattibilità presentato dal Politecnico, e dalle incertezze degli sviluppi industriali di mercato del fotovoltaico e del led che al momento non ha ancora fatto presa sui consumatori.

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Venerdì 27 Maggio 2011

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