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Mercoledì 12 Ottobre 2011
Lecco, Cittadella della luce
partecipa anche la Leuci
Fumata bianca per la Cittadella della Luce: il patron di Leuci, Giuliano Pisati, è disposto a far parte del progetto, non come imprenditore capofila, ma all'interno di una cordata di aziende intenzionate ad animare la futura industria dell'illuminazione a basso impatto ambientale.
Se n'è discusso al tavolo provinciale - convocato dall'assessore al lavoro, Fabio Dadati -, al quale hanno partecipato Giuliano Pisati e Giuseppe Conte per la Leuci, l'assessore del Comune di Lecco, Armando Volontè, e monsignor Franco Cecchin. Obiettivo dell'incontro è stato quello di chiarire quale fosse il ruolo dell'azienda Leuci rispetto al progetto industriale che, da circa un anno, gli enti e le istituzioni lecchesi stanno portando avanti per riqualificare l'area Leuci e non disperdere il patrimonio industriale della storica azienda di lampadine. «Durante l'incontro, durato quasi due ore, sono emersi elementi interessanti e spunti utili - dice Dadati -, da approfondire nelle prossime settimane. In particolare l'azienda ha dato disponibilità a partecipare al progetto, ed entro fine mese saremo in grado di fornire dettagli sulla squadra operativa che concretamente darà il via alla Cittadella».
Pisati avrebbe rigettato il primo progetto ipotizzato dal tavolo tecnico, che prevedeva di affidare alla società Leuci un ruolo capofila nella concretizzazione del business plan: «La Leuci non vuole essere il motore del piano - spiega Armando Volonté - tuttavia l'azienda vorrebbe far parte della squadra che darà vita al piano industriale, anche se è ancora da definire quale sarà il ruolo giocato da Pisati e dall'azienda Leuci e quali saranno gli altri attori imprenditoriali». Si tratta comunque di un segnale di apertura, che conferma la bontà del piano Cittadella della Luce. Quest'ultimo prevede la conversione industriale dell'area di via XI Febbraio che è di proprietà della Leuci spa e che parzialmente ospita la produzione di lampade a incandescenza, realizzate da circa un centinaio di lavoratori.
L'idea di avviare un progetto innovativo - che prevede la realizzazione di lampade led sull'area Leuci -, era venuta agli stessi lavoratori che da tre anni stanno usando ammortizzatori sociali per far fronte alla cronica perdita di commesse, provocata dalla messa al bando delle lampade a incandescenza prodotte in Leuci da parte dell'Unione Europea, perché eccessivamente inquinanti. Successivamente il progetto è stato accolto dall'amministrazione provinciale, ed è stato realizzato un tavolo tecnico che, superata la fase progettuale, sta oggi valutando la concretizzazione del piano attraverso il coinvolgimento di alcuni imprenditori.
Attualmente i più dubbiosi sull'attuazione del progetto sono i lavoratori e i sindacati, che hanno incontrato il management di Leuci per discutere dei problemi occupazionali: «L'incontro è saltato - dice Lorena Panzeri della Cgil - perché avevamo chiesto all'azienda di indicare, attraverso una dichiarazione scritta, le proprie intenzioni rispetto al piano Cittadella della Luce. L'azienda non ha fornito alcuna informazione chiara, quindi risulta impossibile discutere di ammortizzatori sociali. L'incontro su questo tema sarà rinviato finché l'azienda non fornirà una posizione ufficiale in merito alle proprie intenzioni».
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