Editoriali / Lecco città
Mercoledì 16 Ottobre 2013
Lecco, chioschi allo stadio,
Se li riprende il Calcio Lecco
La gestione del consorzio “Consolida” aveva dato lavoro a tanti. Soprattutto giovani in difficoltà. Il Comune: «Scelta spiazzante». Ma Paolo Cesana, amministratore unico della società: «Con i proventi cerchiamo di alleviare le casse sociali, di racimolare qualche soldo per sistemare i conti. Cerchiamo di offrire anche qualcosa di più: panini, prodotti da forno. Anche per tirare un po’ su l’ambiente»
LECCO
Ha destato grande imbarazzo in Comune la scelta, legittima ma spiazzante, presa dall’amministratore unico della Calcio Lecco Paolo Cesana, di non rinnovare il contratto in scadenza con il consorzio Consolida per la gestione dei chioschi dello stadio Rigamonti-Ceppi (che è di proprietà comunale, seppur in gestione alla società calcistica). Una gestione “sociale” .
Tre anni di esperimenti positivi
Spiazzante perché il consorzio aveva dato “lavoro” (venivano pagati tramite voucher) a decine di giovani provenienti da realtà sociali di diverso tipo. Studenti e altri giovani erano stati così aiutati a uscire dall’isolamento in cui spesso si vengono a trovare dando loro la responsabilità di distribuire i caffè, vendere le patatine, in una frase: relazionarsi con il pubblico. Tutto questo, evidentemente, dopo tre anni di esperimenti positivi, non interessava più al Lecco.
«I bar li gestiamo noi adesso – spiega Cesana - e con i proventi cerchiamo di alleviare le casse sociali. La Calcio Lecco in questo modo cerca di racimolare qualche soldo per sistemare i conti. Cerchiamo di offrire anche qualcosa di più: panini, prodotti da forno. Anche per tirare un po’ su l’ambiente». Fatto sta che il Consorzio di sicuro non lucrava sui chioschi. Anzi. La perdita netta era nell’ordine dei 4-5mila euro.
«Noi ci guadagniamo»
Questo perché tutti i ragazzi erano pagati e ne facevano girare molti in modo da dare a tutti un’occasione, un’esperienza formativa. La perdita era sempre stata accettata di buon grado dal Consorzio Consolida e dal suo presidente Lele Marinoni proprio per questa sorta di “continuità didattica” ed esperienziale che dava senso anche al piccolo “vulnus” economico che si veniva a creare.
Cesana, però, taglia corto: «Loro in perdita? Evidentemente non facevamo girare bene la gestione. Noi in Lecco-Seregno, la prima gara a porte aperte di questa stagione abbiamo guadagnato. Non so come si faccia a essere in perdita con un bar.E due ragazzi del consorzio Consolida li ho presi comunque».
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