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Giovedì 14 Giugno 2012
Lecco: la Cgil
prepara lo sciopero
La Cgil di Lecco è pronta alla manifestazione territoriale di venerdì 22. La protesta è proclamata contro la riforma del lavoro, che non piace né al sindacato né agli imprenditori.
Il 22 si replica, in base ai piani della segreteria locale della Cgil il punto di ritrovo sarà di fronte alle industrie meratesi Clariant, eccellenza fra le imprese chimiche del territorio, e a quella metalmeccanica Finderpompe, sempre in zona si trova quel che resta del colosso dell'edilizia Beton Villa, che attualmente è in concordato preventivo e ha ancora più di cinquanta lavoratori in cassa integrazione.
Da qui il corteo dei manifestanti si sposterà verso viale Verdi, avvicinandosi quindi al centro cittadino, per poi ripiegare verso la rotatoria della Sp 72 e concludere la manifestazione nel piazzale di uno dei supermercati del Meratese, forse all'Auchan o all'Esselunga: «Nei supermercati e nel terziario in generale si concentra una grossa fetta di precariato che rischia di non venire tutelato nemmeno questa volta, escluso dalle regole della nuova riforma del lavoro», spiega Wolfango Pirelli, segretario della Cgil di Lecco.
La manifestazione è stata indetta a livello locale, senza attendere le scelte della Cgil nazionale: «Lo sciopero proclamato sarà di quattro ore - spiega Pirelli - ma è possibile che anche il nazionale confermerà lo sciopero e a quel punto la manifestazione, anche a livello territoriale sarà estesa. Molto dipenderà dal direttivo nazionale delle segreterie che si riunirà lunedì mattina. Se la Cgil nazionale deciderà lo sciopero nazionale entro l'estate, allora anche Lecco si uniformerà alle date e agli orari, se invece lo sciopero nazionale sarà posticipato a settembre, come è prevedibile, dal momento che la discussione sulla riforma del lavoro slitterà in autunno, allora la manifestazione lecchese sarà confermata per il 22 giugno».
L'intenzione è quella di concludere il pacchetto di agitazioni sul territorio che erano state annunciate all'inizio di aprile proprio contro la riforma del mercato del lavoro.
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