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Giovedì 12 Aprile 2012
Lecco: centri Caaf
nel caos per l'Imu
Tutta colpa dell'Imu se ai centri di assistenza fiscale del territorio si sta scatenando il finimondo. Per colpa della tassa sulla casa, che fino a pochi giorni fa non si sapeva quanto sarebbe venuta a costare, pensionati e lavoratori hanno rinviato la compilazione del 730, del Red, del modello Unico e adesso, con due mesi di ritardo, ecco che i lecchesi stanno arrivando alla spicciolata, ma le prenotazioni si accavallano e le liste d'attesa di allungano.
Ma andiamo con ordine. Finalmente la disposizione contenuta nel decreto fiscale è legge e ha confermato che la prima rata dell'Imu dovrà essere versata entro il 18 giugno, con l'applicazione dell'aliquota base, lo 0,4% sulla prima casa e lo 0,76% su tutti gli altri fabbricati. Ma ora che si conoscono precisamente le aliquote, il problema non è certo risolto. Chi si è già messo in moto per il pagamento dell'Imu ha dovuto limitarsi alla compilazione del modulo e al calcolo della tassa, effettuato dai Caaf provinciali, ma non ha potuto pagare l'imposta perché non si conoscono ancora i codici: «I tributi vanno in parte ai comuni e in parte allo Stato - spiega Massimo Cannella del Caaf della Cgil - e tra questi due enti è scattato un diverbio tra chi dovrebbe incassare i tributi, quindi per il momento non li incassa nessuno».
La pressione degli utenti, le telefonate di chiarimento, le continue domande sulla gestione della nuova tassa, si fanno di giorno in giorno più insistenti e nel frattempo il tempo passa: «Molti lavoratori e pensionati stanno attendendo un quadro definitivo sul pagamento dell'Imu, per poi prenotare l'appuntamento per la compilazione del 730, in modo tale da recarsi ai nostri sportelli una volta soltanto - continua Cannella - ma questo ci preoccupa, perché la scadenza per la compilazione del 730 è il 31 maggio e si rischia di mandare in tilt i centri di assistenza fiscale perché arriveranno tutti all'ultimo minuto. Il consiglio che diamo è quello di cominciare a recarsi al Caaf, prenotare la compilazione del 730 o del Modello Unico. In quell'occasione forniamo e compiliamo anche il modello dell'F24 per il pagamento della tassa Imu e poi fissiamo un piccolo appuntamento dopo l'11 giugno (quando contiamo di avere i codici del pagamento) per il pagamento effettivo della prima rata. Mentre per la seconda rata sarà necessario tornare da settembre in poi, quando anche i comuni avranno deliberato la loro addizionale. E l'impressione è che i comuni non varieranno al ribasso».
Insomma, per il conguaglio bisogna tornare due volte al Caaf di riferimento, in alcuni casi anche tre per chi si è già presentato per il pagamento dell'Imu ma non c'erano ancora le aliquote.
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