Lecco, cento euro
per la biblioteca

Continuano le adesioni. E' il prevosto don Franco Cecchin a dichiarare che verserà a titolo personale il contributo «perché questo è un gesto importante, significativo». Risponde all'appello anche l'ex segretario della Cgil Alberto Anghileri

LECCO - Non aspetta di essere invitato a farlo. Monsignor Franco Cecchin, prevosto di Lecco, prende la palla al balzo per dichiarare il suo amore per i libri e per la biblioteca: «Verserò sicuramente i 100 euro a titolo personale. Non solo per aiutare la biblioteca a sopravvivere ma perché questo è un gesto importante, significativo».
Il prevosto spiega: «Da anni stiamo assistendo a una crisi che non è solamente economica ma anche valoriale, sociale. Non ci sono più punti di riferimento e a volte i punti di riferimento non riguardano la religione. Ma perché non ci sia solamente il vuoto oltre la crisi, la biblioteca, la cultura, il sapere, sono mezzi da salvaguardare». Logicamente monsignor Cecchin spera che i libri più sfogliati siano quelli che parlano di Dio. O che, comunque, interroghino le coscienze.

E alla proposta dei cento euro per la biblioteca, lanciata dalle colonne del nostro giornale da Giorgio Marchini, aderisce anche l'ex segretario della Cgil Alberto Anghileri.
«Mi pare  una proposta giusta e condivisibile - dice -. In una città "ricca" come la nostra non dovrebbe essere difficile trovare 500 cittadini disponibili. In un momento di crisi come questo, molte persone si vedono costrette a rinunciare ad un libro e allora penso sia proprio giusto provare ad evitarlo. Dobbiamo chiedere a chi ci governa di cambiare marcia, ma nel frattempo dobbiamo, tutti, cominciare a fare, magari piccole cose, piccoli gesti. Da sempre sono convinto che è importante dare l'esempio, per questo sottoscrivo la proposta "100 euro per la cultura"».

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