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Lunedì 18 Marzo 2013
Lecco: cassa in deroga
Verso l'esaurimento dei fondi
I soldi per la cassa in deroga non ci sono. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, al neo eletto presidente della Lombardia, Roberto Maroni, il quale aveva raccolto i timori di Cgil, Cisl e Uil sull'esaurimento dei fondi destinati all'ammortizzatore sociale.
La Fornero ha risposto che di altri soldi da inviare alla Lombardia non ce ne sono. Quindi è probabile che alla fine di marzo il sistema della cassa integrazione in deroga, utile a sostenere i lavoratori delle piccole imprese, specie dell'artigianato e del commercio, che non hanno diritto agli ammortizzatori sociali ordinari, si blocchi. A riferirlo è Giorgio Carnicella della Cgil di Lecco.
Carnicella ricorda: «Solo in Lombardia, era stato stimato un fabbisogno di almeno 260 milioni di euro per gli ammortizzatori in deroga, a fronte di uno stanziamento di 108 milioni divisi in due tranche da 87 per i primi sei mesi (di cui 67,8 sono già stati decretati) e 18 milioni; la prima di queste due rate è stata erogata ma si attende lo stanziamento della seconda». Un pasticcio insomma, e il risultato è che le richieste di cassa sono bloccate (a Lecco sono state approvate 80 domande e ne restano in attesa 150). «Da quando è iniziata la crisi abbiamo sempre parlato delle ore di cassa integrazione richieste dalle aziende e mai delle ore effettivamente utilizzate», spiega Francesco Di Gaetano della Cisl.
«Insomma, tutta questa storia potrebbe risolversi se l'Inps fosse in grado di dirci quanti soldi sono stati effettivamente usati per la cassa integrazione e quanti ne rimangono dalle ore richieste ma non usate».
Le stime parlano di un uso al 50% della cassa in deroga, ma l'Inps non ha mai fornito dati certi in tal senso: «Sarebbe davvero il colmo - conclude Di Gaetano - Perché il rischio è che tecnicamente i fondi destinati alla cassa in deroga finiranno, anche se nelle casse dell'Inps potrebbero esserci ancora molte rimanenze, dovute appunto alla questione del tiraggio».
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