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Giovedì 21 Marzo 2013
Lecco: cassa in deroga
In arrivo nuovi fondi
Una boccata d'ossigeno per le piccole imprese in difficoltà: il governo ha detto sì allo stanziamento di 260 milioni di euro destinati alla cassa integrazione in deroga i cui fondi sono ormai esauriti.
Nonostante questo i sindacati dicono già che i soldi messi a disposizione serviranno al massimo per arrivare fino a giugno, come racconta Wolfango Pirelli, segretario della Cgil lecchese: «L'esito dell'incontro al ministero del Lavoro sugli ammortizzatori in deroga è stato non risolutivo. Sebbene si sia riusciti a sbloccare le risorse disponibili non ancora ripartite alle regioni (circa 260 milioni) queste non basteranno a coprire che il prossimo mese, al massimo possiamo sperare di arrivare a giugno».
Alla Lombardia dovrebbero arrivare meno di 50 milioni di euro (o comunque una cifra che si aggira fra il 18 e il 21% del totale stanziato): «Cinquanta milioni di euro sono i soldi che avevamo chiesto al governo di stanziare e che ci permetterebbero di arrivare almeno a giugno e non oltre - continua Pirelli - Sappiamo che c'è un problema di reperimento delle risorse, ma non possiamo fare a meno di questo ammortizzatore sociale per sostenere le piccole aziende, artigiane e del commercio, che altrimenti cesserebbero di esistere senza questo ammortizzatore sociale».
In base ai conti dell'Inps anche il tiraggio sta aumentando, cioè l'effettivo utilizzo della cassa integrazione rispetto alla richiesta: «Prima le richieste erano di natura precauzionale, ora invece le ore richieste vengono in gran parte utilizzate e questo è motivo di ulteriore preoccupazione».
A livello nazionale Cgil, Cisl e Uil non hanno intenzione di lasciar cadere la vicenda. Infatti l'intenzione è spostare la vertenza alla presidenza del Consiglio dei ministri perché - spiega Pirelli - «allo stato attuale, nonostante la riduzione delle coperture, mancherebbe all'appello circa un miliardo di euro a livello nazionale per arrivare alla fine dell'anno. In relazione all'esigenza di dare certezze a centinaia di migliaia di lavoratori e alle aziende in crisi, la mobilitazione dei sindacati continuerà per segnalare questa come la priorità tra le emergenze sociali da affrontare».
A livello locale la situazione resta comunque complessa, dal momento che le richieste di cassa integrazione vengono accettate con il contagocce, mentre sono molti i dipendenti che restano in attesa di un via libera e dell'approvazione della cig, ma che nel frattempo restano senza lavoro e senza ammortizzatore sociale.
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