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Mercoledì 12 Giugno 2013
Lecco: cassa in deroga
Il dramma degli operai
Ci sono 2.724 persone in cigd nel Lecchese e di queste solo 368 stanno ricevendo i soldi della cassa, gli altri 2.365 aspettano e cercano invano di chiedere spiegazioni ai sindacati, alla Regione, all'Inps.
E dietro questi numeri ci sono persone che da troppi mesi non prendono un soldo. Nella sola giornata di ieri il nostro giornale ha ricevuto cinque telefonate da parte di cassaintegrati disperati, fra questi anche la signora Rosa (il cognome ha chiesto di non scriverlo): «Da luglio sono in cassa integrazione in deroga a zero ore, ma per una serie di lungaggini la nostra pratica è stata decretata a metà febbraio. Dall'Inps ho ricevuto i soldi di due mensilità, poi più nulla. Ho cercato di capire perché i soldi non sono più arrivati e mi è stato detto che tutte le pratiche avviate dopo la prima settimana di febbraio sono state bloccate. Tutti mi dicono che i soldi arriveranno, ma io nel frattempo che faccio?».
Lo stesso quesito che si pongono gli altri 2.364 cassa integrati, alle dipendenze di piccole e medie imprese che adesso rischiano di non arrivare a settembre: «Sono in cassa in deroga da gennaio – dice Mario Brambilla, dipendente di un'impresa manifatturiera del territorio – non ho ancora ricevuto un centesimo e a fine giugno la cassa scadrà. Fra un anno dovrei andare in pensione, ma a luglio probabilmente sarò licenziato se non ci sarà un rifinanziamento della cassa in deroga. Sono disperato».
Storie che fanno preoccupare i sindacati: «E' da una vita che faccio il sindacalista e una situazione così devastante non l'ho mai vista – dice Claudio Ravasi della Cgil – Qualche giorno fa un imprenditore mi ha chiamato per informarmi che un suo dipendente in cassa in deroga stava lavorando in nero per altre aziende. Gli ho risposto: “Cosa dovrebbe fare?”, sopravvivere è un diritto».
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