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Venerdì 04 Novembre 2011
Lecco: caso di via Fontanella
Assolto l'ex dirigente Mascetti
Era stato accusato di abuso d'atti d'ufficio per la vendita del terreno nel rione di Maggianico. Per i giudici non ci furono irregolarità nel suo operato
La vicenda risale al 2005 quando il Comune mise all'asta il terreno di via Fontanella. L'appalto fu aggiudicato da una ditta di Annone per una cifra doppia rispetto a quella originale. Ma invece dei 550 metri quadrati aggiudicati con la gara, nel preliminare, comparirono 130 metri quadrati in più. L'area era stata posta sotto sequestro per fare luce sulla difformità tra le carte catastali. Ma il tribunale del riesame aveva accolto il ricorso dell'impresa costruttrice e aveva revocato la misura.
Per ll'errore nella quantificazione dell'area è stato rinviato a giudizio l'ingegner Pierluigi Mascetti come dirigente comunale. Un caso che ha provocato molte polemiche fino all'assoluzione di ieri mattina
Nell'operare il sopralluogo sull'area, verificare i mappali 3498, poi 2144, firmare gli atti per la cessione dell'area di 550 metri quadrati in via Fontanella, nel rione Maggianico ad una impresa, poi realmente "ricamata" per 680 metri quadrati, rispetto ai 1.470 localizzati, qualificando con le sue firme gli atti della gara e la documentazione trasmessa al notaio, l'ingegner Mascetti non ha commesso alcun reato e tantomeno assunto comportamenti censurabili dal punto di vista penale.
Al presidente Ambrogio Ceron, ai giudici a latere <+G_NERO>Paolo Salvatore<+G_TONDO> e <+G_NERO>Alessandra Cocuzza<+G_TONDO> sono bastati trenta minuti di camera di consiglio per accogliere appieno le tesi assolutorie dell'avvocato <+G_NERO>Enrico Azzoni<+G_TONDO>, difensore di fiducia di Pierluigi Mascetti. I giudici non hanno perciò accolto la richiesta del pm <+G_NERO>Paolo Del Grosso<+G_TONDO> di condannare l'imputato a sei mesi di reclusione.
Il pm ha posto alcune domande: «Può essere credibile l'ingegnere che si sbaglia di 130 mq. dopo il sopralluogo? Sul mappale 2144 c'è già un condominio. Non si accorge del frazionamento già fatto?».
L'avvocato <+G_NERO>Giuliana Valagussa<+G_TONDO>: «Rispetto al bando di gara è stato aggiudicato qualcosa di diverso per 130 metri quadrati».
L'avvocato Enrico Azzoni nell'arringa: « Sin dall'inizio di questa vicenda abbiamo assistito ad una fantasia galoppante per ipotizzare un disegno criminoso di una combriccola di persone. Nulla di tutto questo. Si è dimostrato che non c'era nessuna strada pubblica. I testi hanno confermato che il Comune non ha subito alcun danno. Addirittura il valore per mq. pagato dall'impresa di 224 euro nel 2005 era nettamente superiore a 143 euro del giudizio di stima del 2010 ».
Ha criticato poi il pm Del Grosso per avere fondato larga parte delle censure di carattere tecnico, per motivare le accuse con la relazione dell'architetto <+G_NERO>Vincenzo Salvi<+G_TONDO> di Bergamo.
Ieri hanno permesso di chiarire a fondo aspetti e problemi della cessione di 550 mq. poi diventati 680, per l'avvocato Azzoni in realtà 671 mq., le dichiarazioni di <+G_NERO>Jole Domenica Marzia Gallo<+G_TONDO>, funzionaria del settore patrimonio, e del dottor <+G_NERO>Michele Brivio<+G_TONDO>, dirigente del settore finanziario, assunto nel settembre 2005. Nel 2008 ha dato parere tecnico per affrontare il "caso della cessione dell'area di via Fontanella".
Nel lasciare il tribunale l'ingegner Mascetti ha dichiarato: «Ero tranquillo sin dalle prime battute dell'inchiesta. Non ho mai avuto altra attenzione se non di fare sempre l'interesse del Comune di Lecco».
<+G_FIRMA>Umberto Filacchione
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