Editoriali / Lecco città
Giovedì 19 Dicembre 2013
Lecco, il campus ha un anno
«Funziona, il motore è la ricerca»
Il pro rettore Marco Bocciolone traccia il bilancio di un anno importante che ha portato grosse novità per l’ateneo in città e gettato nuovi semi destinati a germogliare per quanto riguarda la collaborazione del campus con il territorio
Alla vigilia della sospensione delle attività del Polo lecchese del Politecnico per le ormai imminenti festività natalizie, è il momento di tracciare il bilancio di un anno intenso e importante, che ha portato grosse novità per l’ateneo in città e gettato nuovi semi destinati a germogliare per quanto riguarda la collaborazione del campus con il territorio.
In questi dodici mesi, aperti a gennaio dall’inaugurazione del Campus Previati, il Polo ha ospitato numerosi appuntamenti di rilevanza nazionale e internazionale (il convegno internazionale High Summit del Cnr su tutti), a dimostrazione di come questa struttura sia ormai percepita come un punto di riferimento.
Un aspetto, questo, sottolineato dallo stesso prorettore Marco Bocciolone, che nel guardare all’anno che sta per finire parte, inevitabilmente, dal nuovo campus. «Direi che risponde pienamente alle aspettative e alle necessità per le quali è stato pensato: 40mila mq dedicati a ricerca e didattica di avanguardia che si sono tradotti, lasciatemelo dire, in uno dei campus più belli di tutto il Politecnico».
Come per tutte le nuove realtà c’è un piccolo scotto da pagare. «I lavori stanno terminando con il trasferimento degli ultimi laboratori e la fase di rodaggio con relativi disagi è ancora in atto, ma siamo consapevoli degli interventi necessari e stiamo provvedendo secondo una tabella di marcia precisa e puntuale. Il valore aggiunto di questo Campus, oltre a quello estetico, è il fatto di avere degli spazi dedicati alla ricerca pensati e progettati ad hoc, a questo si aggiungerà nel 2015 una residenza universitaria con oltre 200 posti letto e una nuovo centro di ricerca del Cnr con laboratori in condivisione su diverse tematiche ritenute strategiche».
Quindi, lo sguardo si allarga al territorio. «Le ricadute dell’intervento si sono tradotte nell’immediato in nuovi contenuti di ricerca, nuovi laboratori e soprattutto nella messa a sistema delle competenze già presenti sul Polo di Lecco che sono state messe organicamente a disposizione del territorio. Le modalità di condivisione seguono canali abituali delle attività e dei progetti di ricerca condivisi con le aziende, ma verrà anche lanciato un progetto innovativo di didattica sperimentale che prevede l’articolazione di interventi didattici su problemi e progetti proposti dalle aziende».
E il futuro cosa riserverà alla sede di Lecco del Politecnico? «La direttrice di sviluppo per i prossimi anni sarà il potenziamento della ricerca nel settori storici del Polo - meccanica, protezione civile, edilizia, sanità, spazio - e investimenti in settori di nuovo interesse quali l’architettura sostenibile, la nautica, la biomeccanica e la fotonica. Grazie alla nuova palazzina del Cnr all’interno del Campus e al trasferimento di nuovi laboratori si prevede un’intensificazione delle collaborazioni su tematiche strategiche».
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