Lecco. Camera commercio
Più forte la spinta verso Como
Ancora nessuna posizione ufficiale espressa, Confcommercio e Cgil chiedono l’accorpamento. Riva: «Ne parleremo il 10 ottobre, Sondrio in forse»
Nel commento ufficiale al consiglio camerale lecchese di ieri il presidente dell’ente, Daniele Riva, si è limitato a dire che “sono stati illustrati i contenuti del nuovo decreto” sul riordino delle Camere di Commercio, in via di approvazione definitiva.
Tuttavia sembrano aumentare le spinte interne verso un accorpamento con Como, come ci dice il segretario della Cgil Wolfango Pirelli e come mostra una nota diffusa dalle Rsu, con cui i lavoratori chiedono al Consiglio di riflettere sull’opportunità di operare “nel più breve tempo possibile” una “riflessione approfondita su un eventuale accorpamento con Como”.
Se ne riparlerà il 10 ottobre, data confermata da Riva, in un consiglio straordinario che, se non sarà proprio quello della decisione finale, metterà in ordine le posizioni e porrà fine ai rumors che vogliono Lecco ancora divisa fra chi, come il presidente Riva, vuole aspettare che la Regione decida le aree vaste prima di prendere posizione e chi, come Confcommercio e la Cgil vorrebbero raccogliere subito l’invito dei comaschi per voce del presidente camerale Ambrogio Taborelli ad accorparsi.
Ora entro sei mesi Unioncamere dovrà presentare al Governo una proposta di accorpamento in una questione che a livello locale riguarda, dopo che Monza in luglio ha preso la sua decisione di unirsi a Milano, Lecco e Como ma anche Sondrio, la quale non è detto che potrà restarsene da sola, come annunciato.
Ieri nel Consiglio lecchese era presente anche il direttore operativo di Unioncamere Lombardia, Enzo Rodeschini, il quale in proposito non ha confermato né smentito che Sondrio resterà sicuramente fuori. Tutto dipende dall’assetto finale che dovrà chiudersi con un massimo di 60 Camere di Commercio anziché le attuali 105, e se ci saranno delle eccedenze singole bisognerà che anche queste si accorpino.
Tra l’altro, un invito a decidere rapidamente ieri è arrivato dallo stesso Rodeschini.
Sul fronte del sì a Como c’è, da sempre, anche Confcommercio Lecco, su un fronte comune coi colleghi di Confcommercio Como uniti dal comune interesse per lo sviluppo turistico del Lario.
«Nel prossimo Consiglio straordinario – afferma il direttore di Confcommercio Alberto Riva – inizieremo a discutere in modo operativo sull’accorpamento, in una data che potrebbe segnare l’uscita dall’incertezza. Fino ad oggi – assicura Riva – abbiamo discusso solo sullo stato della normativa», ma se gli ricordiamo che a dire il vero quello dell’accorpamento è un tema che accompagna da mesi, mostrando opposte posizioni, le cronache economiche locali Riva ribatte dicendo che «è vero che in ogni consiglio camerale si parlava di accorpamento, ma dal 10 ottobre inizieremo davvero a ragionare su con chi e a quali condizioni accorparci.
Parleremo di patrimoni camerali e di personale, producendo un primo orientamento concreto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA