Lecco. Cambio alla CdO
Gianola a Milano
Dal 2 maggio Gigi Gianola assumerà l’incarico di direttore dello sviluppo e dell’internazionalizzazione della Compagnia delle opere nella struttura nazionale
Dal 2 maggio Gigi Gianola assumerà l’incarico di direttore dello sviluppo e dell’internazionalizzazione della Compagnia delle opere nella struttura nazionale.
Con la promozione nella struttura nazionale della CdO, Gianola lascia l’ incarico di direttore dell’associazione di Lecco. Una carica che aveva assunto nel settembre del 2009 e che a partire dal 2012 lo ha visto impegnato anche nelle sedi di Como e Sondrio.
Marco Giorgioni, presidente della CdO di Lecco, e i colleghi di Como Marco Mazzone, e di Sondrio Dario Fancoli, notano: «È inutile sottolineare quanto importante sia stato il lavoro di Gigi Gianola in questi anni per lo sviluppo della nostra associazione. Un lavoro stimato ed apprezzato svolto con professionalità e competenza, in anni particolari come gli anni della crisi economica. Negli anni del travaglio per molte delle nostre imprese - ricordano i tre presidenti - in cui nuovi bisogni, nuove necessità, sono emerse e dove non semplice è stato il nostro compito, fondamentale è stato il suo ruolo nella realizzazione di un cambiamento che, certo, non è ancora completato».
Giorgioni, Mazzone e Fancoli concludono: «Gigi Gianola è stato apprezzato anche fuori dalla nostra realtà ed il suo lavoro ne ha giustificato il nuovo incarico nazionale, accelerato per la prossimità dell’Expo. Noi, responsabili delle tre sedi di Como, Lecco e Sondrio, in particolare desideriamo ringraziarlo per la dedizione dimostrata, perché ci ha aiutato a far conoscere CdO realmente come un luogo di incontro e di concreto aiuto agli imprenditori. Ci ha aiutato a costruire una compagnia capace di aiutare chi fa impresa nella quotidianità del suo operare e siamo consapevoli che tanti in questi anni hanno conosciuto CdO grazie al suo impegno. Per questo lo ringraziamo augurandogli buon lavoro convinti che nella sua nuova funzione potrà essere ancora più utile alla vita delle nostre opere».
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