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Mercoledì 26 Settembre 2018
Lecco calcio. Segato fa luce
sul cammino bluceleste
Il centrocampista sottolinea: «Le partite si vincono soprattutto con l’atteggiamento e le motivazioni»
C’è un bel problema da risolvere per la partita tra Casale e Lecco. Chi ricoprirà il ruolo di centrocampista centrale e laterale?
La domanda, dopo due vittorie consecutive, sembra quasi scontata: Segato, Moleri e Lisai. Dei tre, nella prima mancava solo Moleri, sostituito da Malgrati. Ma ora rientreranno sia Jordan Pedrocchi, dalla squalifica, che Guillermo Pérez, dall’infortunio. Per cui mister Gaburro avrà grande abbondanza in questo settore nevralgico del campo. Con un’indicazione in più, rispetto al solito: nel secondo tempo il Lecco, che fa tanto gioco ma corre anche molto, tende a stancarsi, a rilassarsi, proprio in mediana. Per cui è più che logico un turn-over programmato. Questo almeno sembra suggerire il comportamento della squadra sul quale l’allenatore deve decidere come schierarsi.
Ma la domanda di “cappello” resta: chi giocherà nell’undici iniziale? Nicola Segato, centrocampista illuminato e illuminante, preferisce parlare di approccio: «È sempre quello a fare la differenza. Se non lo sbagli sei già in buona posizione. Chiunque siano gli attori in campo, sui quali non posso certo dire la mia. Deciderà il mister. Con il Bra è stato importante non sbagliare l’approccio perché in settimana c’erano voci che il Bra fosse una squadra di bassa classifica. L’importante è entrare sempre determinati ma anche lucidi. Invece si pensa che dopo cinque vittorie consecutive tutto sia più facile».
Non è così? Per Segato bisogna distinguere i piani: «La Coppa non c’entra, le vittorie in campionato sono solo due. La nostra forza è soprattutto avere gli uomini per riuscire ad affrontare questo minitorneo di cinque partite con tutti, o quasi, i giocatori a disposizione. Anche perché dovremo affrontare ogni squadra come fosse la prima della classe. Poi, dopo queste cinque partite, delle quali Casale sarà la terza, faremo un piccolo bilancio».
Continuiamo a mantenere il dubbio iniziale. Segato però non può rispondere. Anche se ribadisce il suo pensiero su Marco Moleri. Gli chiediamo anche qualcosa sul fatto che a volte il Lecco si rilassa troppo, quando è avanti di un paio di gol: «Ci piacciamo troppo? Non lo so. E sul 3 a 0, come capitato con il Bra, ci sta anche, psicologicamente. È vero, comunque, l’abbiamo fatto. Poi però c’è da tenere conto che faceva ancora tanto caldo e che abbiamo concesso qualcosa solamente a metà secondo tempo. Ci siamo un po’ allungati, insomma. Moleri? Bene. Ripeto quanto detto in ritiro: è un giovane ma tra virgolette è anche un vecchio. È uno più che affidabile. Se vuoi vincere devi avere tante soluzioni. E noi, fortunatamente, a centrocampo ne abbiamo tante».
Parliamo di attaccanti allora. Silvestro è uno che la porta la “vede” davvero bene, anche partendo dalla panchina: «Ce ne siamo accorti – conferma il centrocampista veneto – già in amichevole e in ritiro. Il gol bellissimo a giro è una giocata che lui possiede. È stato bravo. Ma tutti quelli che entrano così, sono fondamentali. Se cambi metà squadra, con i cinque cambi, ti deve fidare di più. Saranno loro a farci vincere o perdere il campionato».
Ma il campionato è davvero in discesa per il Lecco, Casale a parte? «Le prime giornate sono sempre così, soprattutto per le squadre che hanno cambiato tanto. Da dicembre in poi è un altro campionato. Ogni anno è così. Bisogna far più punti possibili adesso perché poi sarà sicuramente molto più dura…».
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