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Venerdì 10 Febbraio 2012
Lecco: la burocrazia
costa 113 milioni
Vessati dalla burocrazia, gli artigiani non ce la fanno più. Secondo una recente indagine effettuata dall'ufficio studi di Confartigianato Lecco ogni azienda artigiana ha dedicato alla gestione delle pratiche amministrative un impiegato per sessanta giorni l'anno.
Il costo per gli adempimenti amministrativi stimato per le imprese con almeno un dipendente nel manifatturiero, costruzioni e servizi ammonta a 5.182 euro per ciascuna azienda, per un totale di 113 milioni di euro che gli artigiani spendono per pagare i costi della burocrazia.
Le procedure ad alto impatto economico per le imprese sono soprattutto quelle legate al mondo della previdenza, seguono le disposizioni in materia ambientale, il fisco e l'approvazione e partecipazione agli appalti.
Ai costi della burocrazia si aggiungono le diseconomie derivanti dalle perdite di tempo, fenomeno particolarmente grave in un contesto di bassa crescita. Sul fronte code, nonostante la Lombardia se la cavi meglio di altre regioni italiane - registrando una bassa quota di utenti (12%) che rimane in coda per oltre 20 minuti - si rileva ancora un basso utilizzo di internet. Le code agli sportelli e i tempi delle procedure sommano in modo perverso i loro effetti negativi e diventano un 'muro' insormontabile tra cittadini, Pubblica amministrazione e aziende erogatrici di servizi pubblici.
In base a un'analisi di Confartigianato la durata delle code tra il 2005 e il 2010 è aumentata del 6,7%.
Questo è un problema che hanno le aziende così come i cittadini: in relazione ai servizi anagrafici dei comuni si osserva che nel 2010 il 65,3% degli utenti di questi servizi rimangono in coda per meno di dieci minuti, mentre il 12,3% dei cittadini ha fatto una fila superiore ai 20 minuti. «In particolare in un contesto in cui la quota di utenti di internet è cresciuta in 5 anni, dal 2005 al 2010, di 18,4 punti percentuali e in cui il numero di dipendenti pubblici rimane sostanzialmente costante nel tempo si sottolinea con preoccupazione un incremento delle code per accedere ad alcuni servizi pubblici», spiega il direttore di Confartigianato, Paolo Galbiati.
In base alle informazioni rilevate dall'osservatorio il 67% delle imprese artigiane ritiene che negli ultimi due anni il volume di burocrazia sia in aumento. Il 41% segnala un forte aumento, mentre un 26% segnala solo il leggero incremento. Il 32% delle imprese ritengono che il volume delle pratiche burocratiche sia rimasto uguale, mentre solo l'1% registra una diminuzione.
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