Homepage / Lecco città
Domenica 21 Agosto 2011
Lecco: bloccati in Grignetta
Giovani salvati dall'elicottero
Sono dovuti intervenire l'elisoccorso di Bergamo e un tecnico del Soccorso Alpino di Lecco, per riportare a terra cinque ragazzi lecchesi "incrodati", sulla Grignetta lungo il canale Caimi. Una di loro è rimasta pure ferita a un piede colpita da una scarica di sassi.
È successo nella mattinata di sabato. A lanciare l'allarme poco prima delle 10.45 è stata proprio la comitiva di amici: due ragazze e tre ragazzi di età compresa tra i 20 e i 23 anni. I giovani lecchesi dopo una lunga camminata si sono ritrovati su un ghiaione, nel canale Caimi, a circa 1600 metri d'altezza. Questo perché si sono ritrovati fuori dal sentiero regolare che avevano perso. Subito si sono accorti di essere in seria difficoltà.
Il terreno ghiaioso e instabile avrebbe potuto costituire un pericolo non da poco. Per questo si sono ritrovati "incrodati", ovvero nell'impossibilità sia di proseguire che di tornare indietro sui propri passi. A quel punto hanno deciso di chiamare il "118". E' stata la centrale operativa poi a richiedere l'intervento dell'elisoccorso di Bergamo, l'unico disponibile a quell'ora. Il velivolo si è recato sopra la sede operativa del Soccorso Alpino per imbarcare un tecnico della squadra e quindi partire alla volta della Grignetta. L'intervento si è rivelato delicato proprio per la presenza di ghiaia e sassi. Per questo motivo si è deciso di non inviare una squadra a piedi e il pilota dell'elisoccorso ha dovuto agire con estrema cautela per non provocare, con lo spostamento d'aria delle pale, una scarica di sassi. I soccorritori hanno calato il verricello e assicurato uno alla volta i ragazzi e le ragazze per portarli a terra.
E' stata necessaria un'ora di lavoro. Prima delle 12 tutti i ragazzi sono stati recuperati. Una di loro, una ragazza di 23 anni di Cassina Valsassina è dovuta ricorrere alle cure dei medici del Pronto soccorso, perché una scarica di sassi l'ha colpita a un piede. Per fortuna si tratta di nulla di grave.
© RIPRODUZIONE RISERVATA