Lecco-Bergamo: per un ultimare i lavori ci vorranno 5 anni e tre mesi, ma non si sa nemmeno quando il cantiere ripartirà

Per completare la variante di Vercurago della Lecco-Bergamo serviranno 5 anni e 3 mesi di lavori. Tuttavia, non è chiaro quando il cantiere riaprirà. Di conseguenza, non è certa neppure la data di ultimazione.

Che la conclusione dell’intervento viabilistico andasse ben oltre le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 lo si era capito. Ora però è stato messo nero su bianco. In un dossier di Simico, Società Infrastrutture Milano Cortina 2020 – 2026, l’ultima pagina di sintesi è dedicata proprio al grande intervento strutturale che il territorio della Valle San Martino attende da trent’anni.

Ebbene, leggendo i pochi dati contenuti nella scheda riguardante la Lecco-Bergamo si ha conferma che a fronte di un quadro economico calcolato in 253.289.600 euro per ora ne sono a disposizione 159.000.000. Dunque, all’appello mancano poco meno di 97 milioni. Per la realizzazione dell’intervento è già stata stipulata la convenzione tra Simico e Anas, che dovrà effettuare i lavori. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica è stato inoltre inviato al consiglio superiore dei lavori pubblici per l’approvazione.

L’opera, si precisa, sarà realizzata dopo le Olimpiadi e richiederà 5 anni e tre mesi di lavori. La notizia non ha stupito né Mattia Micheli, delegato provinciale alle opere pubbliche e infrastrutturali, né Marco Ghezzi, sindaco di Calolziocorte, il cui territorio dovrà sopportare l’impatto maggiore dei lavori.

«Per la nostra provincia e per il governo, la Lecco-Bergamo è un’opera strategica. Il fatto che sia stata affidata al commissario è una garanzia del fatto che verrà realizzata e portata a termine. È da tempo - ricorda Micheli - che sappiamo che non sarà realizzata in tempo per le Olimpiadi- Che poi servano 4 anni oppure 5 anni e tre mesi di lavori, poco importa. Quel che conta è che si parta con il piede giusto e che i lavori arrivino alla fine. Secondo noi, si sta lavorando con le giuste modalità, cercando le risorse necessarie e facendo le analisi che servono, nel rispetto di tutti gli aspetti normativi».

«Queste informazioni - aggiunge il sindaco Ghezzi - confermano quello che mi ha detto qualche settimana fa il commissario straordinario con cui ho parlato personalmente. I vari progetti presi in considerazione parlavano di tempi di attuazione dai 4 anni ai 5 anni e mezzo. Di conseguenza, non c’è da stupirsi che con la data di chiusura si vada oltre il 2026. Probabilmente, dovremo attendere la fine del 2029 o addirittura il 2030 per la conclusione dell’intervento. L’importante è che si faccia e che l’iter procedurale avviato non venga interrotto».

Per la fine di quest’anno, conclude Ghezzi, «dovrebbe arrivare lo studio di fattibilità definitivo. Quindi, l’avvio dei lavori avverrà verso la fine del prossimo anno».

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