Cronaca / Lecco città
Domenica 09 Novembre 2014
Lecco-Bergamo,
la tregua è saltata
Gelo in Provincia dopo le esternazioni di Salini della Ics che annuncia, tra l’altro, ritardi inevitabili. Il rispetto dei tempi era la condizione posta da Polano. L’imbarazzo e l’irritazione del neopresidente
Gelo in Provincia dopo le esternazioni dell’ingegner Claudio Salini, presidente della Ics Grandi Lavori spa. Preso alla sprovvista, il presidente Flavio Polano , dopo l’incontro distensivo in cui erano state messe le basi per riaprire una porta che l’Ics aveva deciso di chiudere in malo modo, si trova nel più totale imbarazzo.
La situazione è delicata, perché in ballo c’è il futuro di una strada alla quale si sta lavorando da più di un decennio, la più importante infrastruttura con la variante della Lecco- Ballabio inaugurata nel febbraio 2006 e con l’attraversamento datato ottobre 1999.
«Lascio parlare, mi viene da dire», commenta così a botta calda il neopresidente gettato subito sul ring di una grana colossale a meno di un mese dalla sua elezione.
Sarà necessaria una variante? Ci sono molti indizi ad autorizzare questa interpretazione delle richieste di Salini: 25 milioni in più se proprio si vuole dare seguito al progetto esecutivo del tunnel, tra fermo cantiere, smaltimento della terra di risulta, e ulteriori opere di consolidamento dei fronti di scavo. Polano, preso in contropiede, si lascia andare a un moto di irritazione: «Di queste cose potevamo parlare nella sede più opportuna».
Anche perché l’uscita dell’ingegner Salini a pochi giorni dall’incontro chiarificatore con la Provincia, scombina non poco i piani dell’ente che aveva preso tempo per dare risposta alle perplessità e alle proposte di Salini.
Quindici giorni si era preso il nuovo timoniere di Villa Locatelli per prendere posizione sui maggiori costi e sulle modifiche al progetto per evitare ulteriori spese. Ora salta fuori che il cronoprogramma, unico punto sui cui Polano ha detto di non transigere, non potrà essere rispettato.
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