Cronaca / Lecco città
Mercoledì 04 Novembre 2015
Lecco-Bergamo
in fondo al tunnel
si vede una luce
“Abbozzato” l’imbocco lecchese . Accelerazione impressa proprio in questi giorni. Il consigliere provinciale Cardamone: «Il prossimo passo saranno le gettate»
L’imbocco lecchese del tunnel è “abbozzato”: in attesa di assistere all’inizio dello scavo vero e proprio della galleria, i cittadini hanno finalmente modo di farsi un’idea di come sarà il futuro assetto della circolazione in zona.
Se sul fronte calolziese, dove pure comunque i lavori sono in progresso continuo, notare l’avanzare del cantiere è difficile essendo la circolazione interrotta in quest’area, a Chiuso l’intervento è costantemente sotto gli occhi di tutti i cittadini, che transitando sul nuovo viadotto hanno una visuale privilegiata sulle operazioni in corso.
Balza cosi all’occhio senza difficoltà l’accelerazione impressa proprio in questi giorni da tecnici e operai della Ics Grandi Lavori (l’azienda esecutrice), che dopo aver realizzato le pareti in cemento armato rinforzato ai due lati della futura carreggiata hanno provveduto a posizionarvi al di sopra quella che sarà la futura copertura, evidenziando chiaramente la fisionomia del futuro imbocco del tunnel San Gerolamo.
«I lavori si stanno finalmente materializzando - ha commentato Rocco Cardamone, consigliere provinciale con delega ai lavori pubblici e alla viabilità, che ovviamente sta seguendo da vicino ogni sviluppo dell’articolato e complesso cantiere -. Gli addetti hanno completato i muri laterali di sostegno e hanno quindi posato le travi prefabbricate di copertura. Il prossimo passo sarà costituito dalle gettate, che poi richiederanno un tempo minimo di stagionatura. Superato questo lasso di tempo, si potrà passare alla fase successiva, che per Calolzio significherà tornare in possesso della via dei Sassi».
«Si sta lavorando - ha ripreso Cardamone - per preparare i due ingressi e far sì che in superficie le aree possano essere restituire alla mobilità ordinaria, spostando le operazioni a un livello sotterraneo. In pratica, quando i due imbocchi saranno completati, si inizierà con gli scavi del tunnel vero e proprio e i cittadini e con il cuore dei lavori sotto terra i cittadini noteranno solo una parte marginale dell’operazione vera e propria».
Nei giorni scorsi, intanto, ha avuto luogo un incontro tra i referenti della Provincia di Lecco, il prevosto monsignor Franco Cecchin e una delegazione della parrocchia del Beato Serafino. Questi ultimi hanno chiesto a Cardamone e al presidente Flavio Polano una sistemazione dell’area immediatamente attigua alla chiesina di Chiuso, parzialmente interessata dai lavori. Villa Locatelli naturalmente ha risposto positivamente, incaricando l’azienda di rimuovere i new jersey davanti all’ingresso e restituire decoro all’angolo tra accesso e sagrato della chiesa.
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