Homepage / Lecco città
Lunedì 22 Agosto 2011
Lecco: le aziende
a caccia di tecnici
C'è la crisi. Anche se tante imprese manufatturiere lecchesi, grazie alla spinta dell'export, nell'ultimo anno sono riuscite a far crescere produzione e fatturato. E proprio queste imprese, innovative e vocate all'export, continuano malgrado crisi e incertezza ad aver bisogno di operai specializzati. Sono i tornitori, i fresatori, gli attrezzisti e gli stampatori. Sono figure che si ricollocano con facilità.
Finora, sono 450 le persone che hanno perso un posto di lavoro negli ultimi due anni e che sono state prese in carico dall'Unità di crisi del Polo d'eccellenza. Che ha il compito di affrontare le crisi aziendali più gravi e aiutare i lavoratori a un reinserimento lavorativo. Le persone che hanno trovato un nuovo lavoro sono 162, mentre altre 123 persone hanno trovato una via alternativa (ad esempio il pre pensionamento), rimangono da collocare 165 persone. L'Unità di Crisi, come spiega Matteo Sironi, ha affrontato 12 crisi aziendali. Solo in un caso tutti i dipendenti hanno trovato una nuova occupazione: «Si tratta della Italstampi - dice Sironi - 38 dei 39 dipendenti di questa azienda hanno già un nuovo posto di lavoro. Uno di loro ha scelto di tornare a studiare, ha 19 anni ed è giunto alla conclusione di meglio valorizzare la propria formazione». In tutti gli altri casi - Riello, Perego Strade, Decorbox, Quinton Hazzel, Fravit, Vellutificio Redaelli, Badoni, Betonvilla, Vip, Husqvarna e Apar - , tante persone sono ancora in cerca di un'occupazione. Centodiciannove le persone che si sono ricollocate con un contratto a tempo determinato o indeterminato, 39 sono in distacco in un'altra azienda, 4 hanno scelto di mettersi in proprio
© RIPRODUZIONE RISERVATA