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Martedì 04 Settembre 2012
Lecco: in aumento
l'industria del tempo libero
Nel 2011 Lecco, insieme a Mantova, ha avuto fra le province lombarde la maggior percentuale d'incremento (+9,3%) nel numero di nuove imprese private aperte nel settore del tempo libero.
Hanno deciso che cinema, teatro, ballo e concerti, che in tempo di crisi darebbero un po' d'evasione dagli assilli quotidiani, ora per tante tasche sono un lusso, come ci hanno mostrato anche i dati nazionali in flessione diffusi dalla Siae a inizio luglio; perciò per il tempo libero ora sul Lario si preferisce scegliere lo sport, le uscite con gli amici, l'acquisto di tecnologia per musica e film, ma anche giocattoli, libri non scolastici, per una cifra media mensile che resiste alle forbici del 'superfluo' e resta tuttavia ragguardevole e si allinea a quella lombarda pari a 150 euro a famiglia, spesi soprattutto (33,29%) per sport e attrezzature sportive.
Così chi ha un'idea d'impresa nel settore osserva i comportamenti e investe: nel 2011 Lecco, insieme a Mantova, ha avuto fra le province lombarde la maggior percentuale d'incremento (+9,3%) di nuove imprese private aperte nel settore del tempo libero, passando dalle 150 aziende del 2010 alle 164 dell'anno scorso, secondo quanto diffuso dall'ufficio studi della Camera di commercio di Milano su un'elaborazione dei dati del Registro imprese.
Un dato, quello lecchese, che è superiore a quello medio lombardo del 5,4%, con 8.057 aziende nel 2011 contro le 7.645 del 2010 e un peso totale del 14,7% sul totale delle aziende italiane di settore.
Sul totale lecchese del settore, le imprese legate allo sport e alle palestre sono 115, 39 sono le attività legate alla gestione teatrale e concertistica e 10 quelle bibliotecarie e museali. Se Lecco vince nella percentuale d'incremento, la classifica nei numeri assoluti al primo posto c'è Milano (3.022 aziende nel 2011 e 2.862 l'anno prima).
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