Homepage / Lecco città
Giovedì 19 Aprile 2012
Lecco: in assemblea
i commercialisti
La crisi è stato l'argomento al centro della relazione che Michele Stefanoni ha tenuto all'assemblea dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Lecco. Stefanoni ha ricordato che «i segni dell'arretramento dell'economia lecchese si sono accentuati nel corso dell'ultimo trimestre 2011.
È la crisi. Argomento che è stato anche al centro della relazione che Michele Stefanoni ha tenuto all'assemblea dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Stefanoni ha ricordato che «i segni dell'arretramento dell'economia lecchese si sono accentuati nel corso dell'ultimo trimestre 2011. Un periodo - ha precisato il presidente dei commercialisti - in cui il settore industriale ha registrato cali di produzione, fatturato ed ordini, E nei primi mesi del 2012 la tendenza è ancora immutata e preoccupante. Anche il numero di nuove iscrizioni al Registro delle imprese di Lecco è sceso di oltre cento unità dal 2010 al 2011».
Lo specchio della crisi e dei problemi delle imprese lo si ha nel numero dei fallimenti. Stefanoni ha sottolineato: «Le statistiche sui fallimenti evidenziano come le più colpite siano le piccole e medie imprese della nostra regione. Su 11.707 fallimenti in Italia nel 2011, 4.889, cioé più di un terzo, hanno colpito realtà del nord e di queste 2.613 sono lombarde. Siamo una regione, dunque, duramente colpita dove del resto si concentrano un grande numero di imprese italiane. Sono stati 65 i fallimenti nella nostra provincia nel 2011 (76 nel 2010)».
Alle volte, le difficoltà delle imprese nascono e vengono amplificati da problemi di natura finanziaria: il grosso cliente che paga in ritardo o non paga proprio, l'investimento da cui non si riesce a rientrare, il credit crunch: «Lo scorso anno nella relazione - ha sottolineato Stefanoni - già evidenziavo l'inevitabile stretta che vi sarebbe stata nella concessione dei crediti alle piccole medie imprese da parte del sistema bancario. Dopo averla vissuta, il sistema delle imprese assiste ora ad un approccio differenziato nella concessione del credito a seconda del rischio percepito dall'istituto di credito, molto più attento a valutare il posizionamento ed i dati dell'azienda da affidare. Una particolare attenzione dei dottori commercialisti - ha notato Stefanoni - andrà quindi sempre più riposta alla qualità dell'informazione che l'impresa dà all'istituto finanziatore nel momento in cui richiede l'accesso al credito, sapendo che informazioni non disponibili o poco aggiornate, potrebbero ritardare se non interrompere l'istruttoria creditizia e mettere così in pericolo la stessa continuità dell'azienda».
Giunto al quinto ed ultimo anno di mandato, Stefanoni ha ricordato qualche numero dell'Ordine che presiede: «Gli iscritti a fine dicembre erano 388. Nel corso di questi primi mesi del 2012 si sono registrate 6 nuove iscrizioni. Il dato aggiornato a fine marzo 2012 risulta pertanto essere il seguente: 392 iscritti alla sezione A dell'Albo, 2 alla sez. B, e 7 all'elenco speciale. Il lavoro delle commissioni è ancora aumentato e questo ha comportato un lavoro impegnativo per tutti i membri del consiglio che ricoprono particolari funzioni. A loro rinnovo il mio caloroso ringraziamento».
L'assemblea ha premiato tre iscritti che nel 2011 hanno raggiunto il traguardo dei 35 anni di iscrizione all'Albo. Sono: Lamberto Lietti, Carmelo Minniti e Baldassarre Sangiorgio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA