Lecco: gli artigiani vogliono
meno burocrazia e fisco

Reduce dall'assemblea nazionale di Confartigianato, Daniele Riva, presidente dell'associazione di Lecco, ricorda che le difficoltà per le aziende di minori dimensioni non sono ancora superate e che servono interventi per migliorare l'efficienza del sistema-paese.

g.morassi

LECCO - Tremonti ha promesso agli artigiani che il prossimo anno darà il via alla riforma fiscale, lo ha fatto all'assemblea nazionale di Confartigianato, alla quale ha partecipato Daniele Riva, il presidente dell'associazione lecchese: "Sono state fatte tante promesse, ma al momento nulla è cambiato. In questo periodo nel Governo c'è aria di cambiamento e forse Tremonti si è sbilanciato, promettendo una riforma a favore delle imprese, perché percepisce l'instabilità politica dell'esecutivo. Le motivazioni di questa promessa, a dirla tutta, ci interessano poco, quello che conta è che questa riforma venga fatta in fretta, perché le aziende, anche quelle lecchesi stanno soffrendo". Perché la crisi sarà anche passata, ma la crescita stenta a riprendere, soprattuto per le imprese artigiane. "Il sistema economico soffre ancora e questa non è mancanza di ottimismo, ma realismo di imprenditori seri. C'è un quadro di forte difficoltà caratterizzato da tre elementi chiave – i prezzi delle materie prime, la finanza di impresa e la fiscalità – in un Paese che continua a produrre ricchezza ma le cui difficoltà sono oggettive". A fronte di tutto questo, gli artigiani hanno evidenziato la mancanza di una risposta efficace della politica. Risposte che Tremonti ha dato, sostenendo la necessità di procedere a una politica di tagli e lotta agli sprechi: "Ad esempio le auto e gli elicotteri blu, che se decurtati non saranno sicuramente sufficienti a ripianare i conti in rosso dello Stato, ma saranno almeno di buon esempio per un sistema più efficiente», racconta Riva. «Le richieste della nostra associazione sono semplici e sono sempre le stesse - continua il presidente - Forse sembreremo monotoni, ma il fatto è che i problemi non cambiano, finché la politica non ci sosterrà risolvendoli". Contro gli studi di settore che “vorrebbero imporre al sistema economico una taglia dimensionale unica delle imprese studiata a tavolino da professionisti della teoria”, gli artigiani propongono "di poter continuare a svolgere la propria attività, senza sentirsi costretti a crescere per forza. Si può diventare grandi rimanendo piccoli, rimanendo leggeri, di una leggerezza che si nutre di flessibilità, di creatività, di forza della persona, di relazioni e di reti. È il mercato che decide e premia la dimensione giusta per competere. E gli artigiani, i piccoli imprenditori sanno competere insieme facendo gruppo, facendo squadra e combattendo così ad armi pari con concorrenti ben più grandi". Rimangono aperti i problemi di burocrazia, credito, fisco. L'impresa, secondo il presidente nazionale di Confartigianato, Giorgio Guerrini "non è sostenuta da un sistema formativo e di istruzione in grado di fornire forze immediatamente impiegabili. Non percepisce attorno a sé la considerazione del ruolo che sente invece di avere, soprattutto in questo frangente, in quanto leva concreta per lo sviluppo del Paese".

Homepage / Lecco città

Mercoledì 15 Giugno 2011

Lecco: gli artigiani vogliono
meno burocrazia e fisco

g.morassi

Sezioni

Lecco - Territorio

Sondrio - Territorio

Chi Siamo

Servizi

Homepage / Lecco città

Mercoledì 15 Giugno 2011

Lecco: gli artigiani vogliono meno burocrazia e fisco

g.morassi

Lecco: gli artigiani vogliono
meno burocrazia e fisco