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Venerdì 09 Novembre 2012
Lecco: Arlenico
strategico per Lucchini
«L'Arlenico è un polo strategico per il gruppo Lucchini». Sono le parole di rassicurazione dette e sottoscritte dal capo del personale Riccardo Grilli dopo un incontro durato oltre sei ore, che si è tenuto in Confindustria Lecco.
Al centro della trattativa, condotta da Fiom-Fim e Uilm, c'era il futuro dell'Arlenico Lucchini che dall'inizio della settimana ha cessato la produzione.
Da mercoledì i lavoratori stanno presidiando lo stabilimento per impedire la vendita dei 7 milioni di vergella già trafilati e in pronta consegna. Da Piombino la risposta è stata immediata e l'incontro è stato convocato subito nel tentativo di liberare prima possibile la vergella, che deve essere venduta per ridare una boccata d'ossigeno ai conti del gruppo.
Grilli ha iniziato l'incontro entrando nel merito della trattativa fra la Rothschild, incaricata dalle banche di trovare un acquirente, gli ultimi proprietari dell'acciaieria di Piombino, e il fondo svizzero Klesch, specializzato nel rilevare aziende in crisi, rilanciarle, magari spezzettarle e rivenderle.
La Klesch ha ufficializzato l'interesse a rilevare l'intero gruppo. Il reale interesse della Klesch rimescola le carte dal momento che l'alternativa alla vendita sarebbe inevitabilmente l'avvio di una amministrazione controllata sotto la regia del ministero dello sviluppo economico.
In attesa della risposta da parte del fondo, i 100 dipendenti della Lucchini hanno concesso di liberare una piccola parte della vergella in spedizione, circa quattro delle 14 mila tonnellate, e di continuare a presidiare l'azienda e la restante parte della vergella almeno fino al 22 novembre, quando si svolgerà il secondo incontro fra sindacalisti lecchesi e management della Lucchini. che dovrebbe servire a chiarire la proposta di Klesch e quindi il futuro dello stabilimento lecchese.
Per quanto riguarda il sito di Lecco, direzione Lucchini e Confindustria hanno proposto un verbale di riunione che riconferma della centralità e valore strategico dello stabilimento di Lecco all'interno del gruppo. Nel documento si parla anche del ricorso alla cassa integrazione ordinaria dal 12 novembre, fermo restando tutti gli interventi di manutenzione necessari
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