LECCO - C'è un significato nella conferenza stampa congiunta del presidente di Api Lecco Riccardo Bonaiti e dei segretari di Cgil-Cisl-Uil? La prima risposta è la più semplice. Si sono presentati insieme perché dovevano annunciare l'accordo territoriale sulla detassazione del salario di produttività che interessa tutti i lavoratori e le imprese (con l'applicazione dell'imposta sostitutiva al 10% su alcune componenti accessorie delle retribuzioni: straordinari, notturno, indennità di turno che contribuiscono a migliorare la produttività). E fin qui tutto bene. E nessuno che possa eccepire. C'è però anche un'altra possibile lettura, meno immediata. L'annuncio congiunto può essere interpretato come un altro passo sulla strada di una possibile collaborazione tra i rappresentanti degli imprenditori e dei lavoratori, per (ri)-costruire il sistema Lecco da più parti reclamato. Del resto, Cgil-Cisl e Uil hanno proposto un "patto per il cambiamento, l'occupazione, lo sviluppo e la competitività". E la prima associazione che ha alzato la mano per dire "noi siamo pronti a discuterne" è stata l'Api. Inoltrandoci ancora nei meandri (nei quali spesso ci si perde) delle possibili interpretazioni, si può notare che con queste aperture nei confronti del sindacato Riccardo Bonaiti persegue due obiettivi. Uno tattico: capire chi è disposto a partecipare alla costruzione del sistema Lecco. O per dirla in altro modo: Confindustria ci sta, o preferisce starsene da sola? E le altre associazioni e le istituzioni che fanno? C'è poi l'obiettivo strategico: ricostruire la collaborazione tra i protagonisti dell'economia e delle istituzioni, perché - come sottolinea Bonaiti - "o ci diamo subito tutti una svegliata o il territorio perde uno degli ultimi treni che portano allo sviluppo. Dobbiamo impegnarci per migliorare la competitività del territorio che è la dimensione nella quale ci si confronta sui mercati. E da questo punto di vista - ha notato il presidente dell'Api - fa piacere che dal sindacato sia partita la sollecitazione al sistema, con la proposta di un patto per il cambiamento". Infine, Bonaiti ha annunciato: "Solleciteremo le altre associazioni e le istituzioni a trovare un luogo, un tavolo dove poter definire le linee strategiche per il territorio, che poi vanno concretizzate con l'impegno e il lavoro di ogni giorno".