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Martedì 03 Luglio 2012
Lecco: ancora cassa
per Riello e Mambretti
Altri sei mesi di cassa in deroga per i trentacinque ex dipendenti di Riello e per trentatrè lavoratori della Filippo Mambretti di Rogeno, che ha cessato l'attività nel 2008.
I lavoratori della Riello coinvolti sono 35 e fanno parte del taglio di 144 lavoratori avvenuto nel giugno 2008 nella sede di via Risorgimento, in seguito alla decisione dell'azienda di chiudere l'attività produttiva. A distanza di quattro anni, quasi un lavoratore su quattro non ha trovato una nuova collocazione.
Dopo essere passati attraverso due anni di cassa straordinaria per cessazione d'attività, questi lavoratori hanno utilizzato un anno di cassa in deroga concessa dalla Regione, a questa è seguita una proroga di altri sei mesi grazie al raggiungimento di alcuni requisiti e giovedì scorso l'ulteriore proroga: «Dei 42 lavoratori ancora senza un'occupazione, sette hanno rinunciato all'ammortizzatore sociale avendo trovato un lavoro, anche se a tempo determinato o precario - spiega Giovanni Gianola della Fim Cisl -. Questo ha permesso ai restanti 35 di godere di altri sei mesi di cassa integrazione in deroga». Il sostegno economico continuerà fino a dicembre e poi, a meno di ulteriori proroghe, dovrebbe scattare la mobilità, per un limite massimo di tre anni.
Una simile vicenda è quella degli ex dipendenti, per lo più donne, della Mambretti. L'azienda ha avviato una procedura concorsuale nel 2008 e cessato l'attività richiedendo quindi l'uso della cassa straordinaria (in realtà già nel 2007 era stata avviata una procedura ordinaria per difficoltà legate al mercato). Le lavoratrici erano inizialmente novanta e nel corso degli ultimi quattro anni alcune hanno trovato una nuova occupazione, mentre altre sono andate in pensione. Le lavoratrici inoccupate risulta ancora elevato, a gennaio risultavano 39 persone e in questi mesi sei lavoratrici hanno trovato un nuovo posto.
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