Lecco, anche il fotovoltaico
si spegne per la crisi
La soppressione degli incentivi da parte del governo ferma i progetti di riconversione energetica. Un settore che nel territorio dà lavoro a circa 150 persone: adesso arriva la cassa integrazione
Ora anche questa certezza è stata spezzata e persino un settore innovativo come il fotovoltaico è incappato nella crisi e da sei mesi a questa parte sta affrontando tempi difficili.
Sul territorio non ci sono aziende specializzate nella produzione di apparecchi fotovoltaici, se non alcune imprese specializzate nella realizzazione di profili metallici per celle fotovoltaiche e uno spin off che sta lavorando sulla progettazione di fogli fotovoltaici.
Al contrario ci sono decine di imprese che si occupano dell'installazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle abitazioni e delle imprese.
Si tratta di imprese spesso legate all'industria e nelle quali lavorano professionisti, spesso laureati, ingegneri, architetti e geologi, che progettano e pensano al modo migliore per installare i pannelli, più gli installatori veri e propri e i manutentori. Ecco, proprio questa categoria di lavoratori, che conta un indotto di quasi 150 lavoratori sul territorio, è entrata in crisi.L'esempio lo fornisce il sindacalista della Cgil di Lecco, Claudio Ravasi che sta firmando alcune procedure di cassa integrazione in imprese specializzate nella progettazione e installazione dei pannelli fotovoltaici.
Fra queste c'è anche la Inti di Abbadia Lariana, impresa fra le più note sul territorio per l'installazione di impianti e componenti fotovoltaici ed energia alternativa.
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