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Domenica 10 Febbraio 2013
Lecco, Ambrosoli sull'Isola
Un luogo simbolo del riscatto
Qui è cominciato tutto, con la nascita di Appello e la vittoria di Brivio: un modello esportato su scala lombarda interpretato dal candidato che, come ha dichiarato, propone ai lombardi una sfida epocale: un rovesciamento di valori, di stili e di contenuti rispetto a quelli imperanti da vent'anni a questa parte
Lo ha sostenuto subito Umberto Ambrosoli mettendo piede sull'Isola viscontea, orgoglio di Appello per Lecco, la lista civica che ha portato al successo Virginio Brivio trascinando la cosiddetta società civile e che ha fatto da apripista al modello ora applicato su scala lombarda.
«È paradossale - ha detto l'aspirante presidente, non governatore si badi, della Regione - che chi viene da una lista civica e rappresenta una realtà esclusa dalla politica, interpreti però meglio dei partiti la realtà, cioè come va il mondo, come vive la gente. L'idea di unire tante liste civiche è partita da qui, da Lecco, e adesso stiamo giocando la partita di portare la dimensione civica in Regione».
Una sfida che non è esagerato definire epocale e che se va in porto realizza un rovesciamento di valori, di stili e di contenuti rispetto a quelli imperanti da vent'anni a questa parte. Lui la chiama «rigenerazione» e aggiunge che «il destino di questo Paese dipende dall'esito delle elezioni in Lombardia».
E per tornare ai simboli, l'Isola abbandonata e quasi sconosciuta ai lecchesi, liberata dai rovi che l'avviluppavano grazie al lavoro certosino dei volontari e restituita a un utilizzo civico («Ma serve il ponte», stoppato dalla Soprintendenza), per Ambrosoli è il paradigma della Regione: «Una regione bellissima dal punto di vista naturalistico, per il tessuto imprenditoriale, per la forza di un volontariato diffuso. Così come l'ostinazione civica ha restituito ai lecchesi l'isola prima inaccessibile perché limitata nella possibilità di dare il meglio di sè, così accadrà alla Lombardia dopo il 25 febbraio.
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