Homepage / Circondario
Giovedì 11 Ottobre 2012
Lecco, amanti focosi
Scoperti e denunciati in ospedale
E' successo in ospedale a Erba: vittima una donna di Valmadrera, a cui è stata rotta una gamba dall'amante
Se non fosse che in questo caso le denunce sono vere, ci sarebbe quasi da pensare che questa, ambientata nientemeno che in una corsia del Fatebenfratelli, sia proprio una di quelle storie. E invece no:è tutto vero, tutto finito in procura, tutto destinato, chissà, a un processo che si preannuncia fin d'ora imperdibile.
Dunque: il fatto risale, minuto più minuto meno, alla mezzanotte dell'altra sera. In una stanza dell'ospedale è ricoverata una signora di Valmadrera. Ha 56 anni ed è reduce da un intervento per la riduzione di una frattura del femore, conclusosi con l'applicazione di un paio di chiodi, come si usa ormai da qualche anno. Con lei c'è un amico di 48 anni di Rogeno che, colto da irrefrenabile raptus, si spoglia nudo come mamma l'ha fatto e, senza badare troppo alle conseguenze, le balza addosso. I due consumano, o quantomeno ci provano, un rapporto sessuale che si conclude nel peggiore dei modi. Foga e concitazione producono danni prevedibili: si strappano le flebo, si allentano le medicazioni, il letto traballa rumorosamente finché un infermiere, insospettito dalla baraonda, non irrompe nella stanza.
Apriti cielo. Lui, l'amante focoso (i carabinieri appureranno poi che aveva bevuto più d'un bicchiere) se la dà a gambe inveendo contro chi l'ha interrotto, lei, che le gambe non può ancora usarle (almeno non per camminare) inizialmente si giustifica sostenendo di essere stata vittima di una violenza. Riapriti cielo. Il personale chiede l'intervento dei militari, che due minuti dopo sono già lì. Acciuffano l'amante, che dà in escandescenze e spacca una porta a vetri, poi interrogano la donna dolorante (che a quanto pare rischia di dover essere sottoposta a un nuovo intervento per riparare ai danni ulteriori). All'inizio ribadisce la storia della violenza, poi però ritratta e ammette che quel tizio è un amico, e che sì, insomma, il rapporto era consenziente. L'epilogo è una doppia denuncia: atti osceni per entrambi, danneggiamento e ubriachezza molesta per lui. Tutto vero, nero su bianco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA