Lecco, almeno sei giocatori sarebbero
nei piani di vendita della società

Dal portiere brasiliano Joaquim Dalmasso (classe 2000), al difensore di fascia Corentin Louakima (’03), per andare all’ex Juve il difensore Luca Marrone (’90); al mediano Francesco Ardizzone (’92), per finire con le punte Lorenzo Pinzauti (’94) e Doudou Mangni (’93): ecco una prima lista “certa” di giocatori che, pur partendo in ritiro, molto probabilmente troveranno altre soluzioni per proseguire la propria carriera

I direttori sportivi (come i giornalisti e qualsiasi altro professionista) “fanno il loro lavoro”. Nell’interesse della propria azienda. Così può (anzi “deve”) capitare che, per evitare di rivelare strategie di mercato, un direttore sportivo ometta, svii o non risponda a precise domande. E può capitare – come nel caso di Antonio Minadeo, neo-ds del Lecco – di dirsi obiettivamente e sinceramente soddisfatto di una parte della propria rosa, mentre nello stesso tempo “Radiomercato” annuncia che ben sei giocatori che la compongono da “graditi”, di fatto siano considerati dalla società veri e propri esuberi.

Bugie? E di chi? In realtà di nessuno. Minadeo nel parlare della rosa che si ritroverà agli ordini di Francesco Baldini il prossimo lunedì sera ha sinceramente detto che «è di valore ed è soddisfacente», ma anche detto che «è migliorabile». Anzi, sarà migliorata. Così basta poco alla stampa – nazionale e non – per intercettare voci e sussurri di mercato che danno (almeno, ma potrebbero essercene degli altri) questi sei giocatori in uscita. Dando per scontato – visto il loro valore oggettivo - che qualcuno li voglia acquistare. Dal portiere brasiliano Joaquim Dalmasso (classe 2000), al difensore di fascia Corentin Louakima (’03), per andare all’ex Juve il difensore Luca Marrone (’90); al mediano Francesco Ardizzone (’92), per finire con le punte Lorenzo Pinzauti (’94) e Doudou Mangni (’93), insomma, ecco una prima lista “certa” di giocatori che pur partendo in ritiro con Lecco, molto probabilmente troveranno altre soluzioni per proseguire la propria carriera.

Pinzauti, ad esempio, si sa che è stato inserito in una prima lista di giocatori graditi dal suo ex allenatore Luciano Foschi al Renate, mentre il portiere Dalmasso dovrebbe avere un discreto mercato, considerate le buone prestazioni (quando chiamato in causa) sia a Foggia nel 2023, che a Monopoli quest’anno. Di più difficile lettura è la situazione di Ardizzone che ha un ingaggio molto alto e che fino a gennaio scorso aveva richieste dal “suo” Messina.

L’obiettivo (che la società giustamente non può rivelare) è comunque quello di alleggerire prima la rosa di questi elementi per poi operare in entrata. Insomma: prima vendere e poi comprare. Ma non per una questione strettamente di liquidità, ma di logistica. Lavorare nei due ritiri con troppi giocatori che non rientrano nei piani dell’allenatore, infatti, risulterebbe dannoso in prospettiva. Anche per gli stessi. Meglio in pochi e certi che “in tanti e incerti (o poco convinti)”. Uno di questi ultimi potrebbe essere Giovanni Crociata (’97). Il trequartista è finito nel mirino dell’Erzurumspor (di Erzurum nell’Anatolia orientale) società del campionato di Serie B turco. Sul tavolo del calciatore palermitano - legato al Lecco fino al 2025 - e del suo entourage un ricco contratto biennale. Contatti tra le due società sono in corso, con la possibilità per il Lecco (forse) di arrivare a una discreta plusvalenza. Soldi che potrebbero essere rinvestiti nel mercato. In ogni caso difficilmente il giocatore sarebbe restato bluceleste in serie C, speriamo l’interesse turco frutti bei soldi.

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