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Sabato 02 Febbraio 2013
Lecco: allarme Cgil
sulla cassa in deroga
La cassa integrazione in deroga scade a giugno e se non sarà rinnovata la Cgil di Lecco stima che sul territorio potrebbero essere almeno 350 le imprese artigiane, del commercio, del terziario e gli studi professionali che rischiano la chiusura e che daranno il via a oltre mille licenziamenti.
«È un allarme - racconta Giorgio Carnicella - una bomba a orologeria che non deve esplodere, perché altrimenti ci ritroveremo con livelli di disoccupazione altissimi e centinaia di piccole imprese che saranno costrette a licenziare e chiudere i battenti».
La copertura degli ammortizzatori sociali in deroga è garantita dalla Regione fino al 30 giugno 2013, mentre l'anno scorso l'intesa aveva avuto validità annuale. Le risorse destinate alla Lombardia per cassa e mobilità in deroga ammontano a 109 milioni di euro.
Per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga, potranno usufruirne tutte le tipologie di imprese, sia quelle che non hanno accesso agli ammortizzatori ordinari (vedi le imprese artigiane, le cooperative, gli studi professionali, le aziende commerciali sotto i 50 dipendenti), sia quelle che possono contare su cassa ordinaria e straordinaria.
In provincia di Lecco le imprese che stanno usando la cassa integrazione in deroga sono ad oggi circa 350, di cui la metà sono artigiane, la restante parte sono imprese commerciali, studi professionali e imprese che lavorano nel terziario. «Moltissime aziende stanno richiedendo la cassa in deroga per la prima volta e questo significa che le domande continuano ad aumentare - continua Carnicella - Si tratta di un allarme vero, a cui la Regione non sta dando risposta. Discutibile invece l'obbligo di formazione ai cassa integrati coinvolti».
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