"Deve dirci cosa ha intenzione di fare - incalzano i lavoratori -, tra meno di un anno il contratto di solidarietà scadrà e il titolare non ci ha ancora detto nulla sul nostro futuro". Le commesse scarseggiano, le linee produttive vanno a rilento e al momento non è stata presentata dall'azienda alcuna nuova produzione per sostenere la ripresa e evitare la chiusura. Il contratto di solidarietà viene utilizzato a piene mani e il futuro di questo stabilimento sembra ormai segnato. Tanto che da mesi l'amministrazione provinciale, insieme alle parti sociali (Confindustria e sindacato), al Politecnico, alla Camera di Commercio, al Comune di Lecco e al Ministero per lo Sviluppo Economico, hanno avviato un progetto di riqualifica industriale dell'area Leuci, che prevede la creazione di una cittadella della luce. Inizialmente l'azienda aveva dato la disponibilità all'affitto o alla vendita di parte dei locali dello stabilimento, poi si era detta disponibile a partecipare al progetto industriale, infine aveva fatto marcia indietro, tralasciando di presentare nelle riunioni tra i vari enti che stanno portando avanti il progetto i documenti delle planimetrie per la disponibilità dei locali. A nulla sono valse le lettere e le telefonate dell'assessore al lavoro Fabio Dadati, che dice: "L'azienda ha smesso persino di presentarsi agli incontri per la realizzazione del progetto, ma soprattutto non ci sta comunicando più nulla sulle sue intenzioni".
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