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Lunedì 05 Novembre 2012
Lecco: al Tubetto
cassa congelata
I lavoratori non ci stanno al ricorso alla cassa integrazione. Così al Tubettificio Europeo è stata costituita una commissione mista, fatta di manager e delegati dei lavoratori, per capire come migliorare la produttività senza dover ricorrere alla cassa integrazione.
La decisione è stata presa al termine di una complessa trattativa che ha interessato società e sindacato sulla proposta avanzata dall'azienda di avviare una procedura di cassa integrazione ordinaria rivolta a 12 maestranze specializzate nel settore della produzione di lattine, cioè nel reparto che ha cessato di esistere ad agosto, e che sono difficilmente ricollocabili in altri settori.
La produzione di lattine è terminata perché durante l'estate il ramo aziendale è stato ceduto alla multinazionale americana Ball Corporation, che ha acquisito le macchine e soprattutto i clienti, dismettendo la produzione lecchese. Nel settore lattine erano impiegate trenta persone, su un organico complessivo di 150 unità e inizialmente l'azienda aveva assicurato che non ci sarebbero stati problemi occupazionali, sostenendo l'intenzione di ripartire i dipendenti sugli altri due rami produttivi di bombole e tubetti.
Nei giorni scorsi la proprietà aveva rivisto questa strategia e inizialmente si era pensato che l'intenzione fosse quella di ridurre il personale in esubero, poi l'annuncio ufficiale della richiesta di cassa integrazione ordinaria per 12 persone.
Ipotesi che è stata al centro dell'incontro dello scorso 30 ottobre: «Abbiamo ribadito alla direzione che le priorità attuali sono di concentrarsi sul prodotto e sulla qualità, quindi sui veri problemi produttivi dell'azienda, elemento principale per garantire un futuro a questa storica realtà produttiva - spiegano Giovanni Gianola (Fim), Domenica Alvaro (Fiom) e Emilio Castelli (Uilm)».
I sindacalisti proseguono: «A tale scopo è stata costituita una commissione mista formata dall'azienda e dalle rsu che avrà il compito di approfondire in sede tecnica gli aspetti relativi agli organici, al funzionamento delle linee, alle procedure di qualità».
La commissione opererà in tempi brevi.
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