Lecco ad Alzano
Una rimonta di cuore

LECCO - La partita più incredibile degli ultimi sette anni. Solo a Castelletto Ticino, sempre in D, si era andati oltre: quel giorno il Lecco stava perdendo 3 a 0, poi aveva recuperato 3 a 3, era andato sotto per 4 a 3 e aveva poi vinto per 5 a 4.

Alla fine ne è uscito un pareggio che sta addirittura stretto al Lecco, visto che al 49' della ripresa c'è stato un rigore clamoroso non assegnato a Castagna e al suo Lecco. Poco male, visto come si era messa la partita. Certo è che una squadra così una qualità di sicuro ce l'ha: la forza di carattere. Sfidiamo chiunque a prendere tre pere e risollevarsi. Ci vuole fortuna, certo, ma anche tanto coraggio e determinazione. In questo senso l'applauso dei tifosi blucelesti alla fine della gara, era più per questa predisposizione mentale e caratteriale che per il risultato comunque positivo.

Ciò non toglie che il Lecco ha ancora diversi, evidentissimi, difetti. In primis la mancanza di un sostituto di Redaelli, ovvero dell'unico 1994 in squadra, ieri in palese difficoltà in più occasioni. Roncari in panchina ha solamente Nicola Rota, come 1994, che però è una punta. Far pesare tutto sul giovane Redaelli in difesa, seppur sull'esterna destra, è davvero difficile, soprattutto quando il giovane non "gira" come dovrebbe. Ci vorrebbe qualche ricambio in più per far riposare anche "mentalmente" il ragazzo di Laorca. A centrocampo poi il Lecco ha fatto veramente fatica a impostare. Mauri non ha brillato e Asti Brun con Rota non fanno un regista di ruolo. Non a caso a un certo punto Roncari ha messo Poi al posto di Asti Brun, per saltare il centrocampo. Mossa quanto mai azzeccata.

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