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Sabato 25 Agosto 2012
Lecco, 50 mila a scuola
In mezzo a tanti guai
Il riscaldamento non è assicurato, i supplenti nemmeno e dei nove presidi attesi non c'è ancora traccia. Gli insegnanti di sostegno? Boh. Intanto al Manzoni debutta il polo delle lingue classiche e moderne. L'anno scolastico comincia sotto il segno dell'incertezza
I 12.652 studenti delle scuole superiori statali rischiano di restare al freddo, l'Amministrazione provinciale potrebbe non farcela. Costi sempre più alti e fondi di cassa ormai ridotti ai centesimi. Le famiglie potrebbero essere chiamate a contribuire alle spese, oppure i ragazzi dovranno arrangiarsi stando in classe col piumino.
Altra incertezza quella sulle supplenze, anche in questo caso per far quadrare i bilanci i dirigenti potrebbero trovarsi costretti a non coprire le assenze degli insegnanti, mandando a casa gli studenti prima della fine lezioni.
Nel frattempo l'Ufficio scolastico regionale rischia di non poter nominare i nove presidi che mancano in provincia.
Per non parlare della carenza di spazi alla media Nava che fa capo all'istituto comprensivo Lecco 1, che forse nei prossimi anni potrebbe allargarsi nei locali del liceo artistico Medardo Rosso ormai sottodimensionato.
Senza dimenticare il problema del nuovo polo Manzoni delle lingue classiche e moderne destinato a debuttare con tre sedi: la sede centrale di via Ghislanzoni, una succursale al Bertacchi e un'altra nella palazzina dei geometri del Badoni.
Resta da sciogliere pure il nodo degli insegnanti di sostegno sempre inferiori alle reali necessità.
Un anno scolastico che parte con tanti interrogativi.
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